Federico Maglieri, in arte EFFE, è un giovane rapper. La musica è il suo modo per sfogarsi e liberarsi dagli episodi negativi del passato, trovando la forza e il coraggio di rialzarsi. ''Ragazzi difficili'' è il suo primo singolo.

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

Ritengo che le esperienze che mi hanno formato maggiormente sono state prevalentemente quelle negative, ma è anche da queste situazioni che si ha la possibilità di imparare. Grazie a quello che ho passato sono riuscito a imparare molte cose e ad affermare valori che prima non ritenevo importanti tanto che, invece di fermarmi e buttarmi giù, ho deciso di trovare un modo per sfogarmi e continuare a rimanere in piedi. Fortunatamente grazie a questo mi sono avvicinato alla musica.

Hai pubblicato il tuo primo singolo dal titolo ‘’Ragazzi difficili’’. Ce ne vuoi parlare?

"Ragazzi difficili" è stata la prima canzone che ho scritto in un momento particolare della mia adolescenza, dove avevo bisogno di sfogarmi e raccontare quello che mi passava per la testa, non avrei mai pensato di arrivare a registrarla e addirittura pubblicarla sui social, ma son contento di aver trovato il coraggio di farlo. Tra tutte quelle che ho scritto ho deciso di presentarmi proprio con questa, essendo quella che mi rappresenta di più.


Progetti per il futuro?

Io voglio rimanere con i piedi per terra ed è per questo che per ora il mio futuro lo vedo con me cresciuto e soddisfatto sia in ambito lavorativo sia in quello musicale. Vorrei appunto continuare a produrre e a scrivere canzoni sperando che un giorno questo possa essere il mio domani.

Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?

A dire la veritá secondo me per avviare una carriera musicale è molto importante la motivazione, perchè se non sei motivato non riuscirai mai ad andare avanti e a trovare l'ispirazione. Io non pensavo di arrivare a questo punto perchè sono sempre stato convinto di non farcela giá in partenza, che non portavo nulla a termine, come ad esempio la scuola. Ad oggi invece posso dire che non riesco a stare zitto, ho bisogno di parlare tanto quanto ho bisogno che la gente mi ascolti.

Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?

Autoprodursi non è la stessa cosa di avere qualcuno al proprio fianco, sicuramente il lavoro è maggiore ed è più impegnativo ma il risultato può essere comunque lo stesso o migliore di quello che ci si aspettava.

Com’è il tuo rapporto con il web e i social?

Non ho mai utilizzato molto i social perchè non mi è mai interessato, inizialmente non volevo neanche pubblicare i miei testi, figuriamoci sentire il giudizio degli altri. Però poi mi son reso conto che anche da quelle critiche posso crescere, e sentire ciò che le persone capiscono e provano ascoltando le mie canzoni.

Come vedi il futuro della musica?

Di getto vedrei solo musica elettronica essendo che ad oggi alla maggior parte delle persone piace il suono dell'autotune, ma spero invece che le cose cambino ritornando al passato, perchè la voce non ha bisogno per forza di modifiche se hai talento, nonostante questo sarebbe sicuramente una disgrazia per molti artisti.