Il panorama musicale si arricchisce con l'uscita di "Ultimo Tramonto", il nuovo album del progetto M.O.S. (Movimenti Onirici Sintetici), firmato interamente da Gabriele Moschini. Un viaggio sonoro che affascina e coinvolge dall'inizio alla fine, portandoci in una realtà parallela, oscura e intrigante.
L'album è prevalentemente strumentale, con alcune eccezioni come “I can see” e “Remissione”, che introducono testi minimali che guidano e contornano la robusta parte strumentale dell'album. Questa combinazione offre un equilibrio perfetto tra l'espressione vocale e la potenza emotiva della musica.
C’è un lavoro creativo alla base e tanta voglia di sperimentare e mettere in risalto melodie e suoni, pur mantenendo un’anima cupa.
Ciò che colpisce di più in "Ultimo Tramonto" è la capacità di M.O.S. di spingersi oltre i confini convenzionali, sfidando gli schemi e preconcetti musicali.
L'approccio di "pensare" l'album come un'opera libera da barriere e pregiudizi ha delineato la visione artistica di questo progetto, permettendo di superare le convenzioni e di esplorare nuovi orizzonti musicali.
Le tracce dell'album sono intrise di atmosfere cupe e dark, curate con arrangiamenti che esprimono calma e, allo stesso tempo, angoscia. Brani come “Hypno”, con il suo clima energico e intenso, e “Requiem”, con un ritmo ipnotico e incisivo, sono testimonianza dell'abilità di Gabriele Moschini nel creare paesaggi sonori coinvolgenti e emotivi.
“I can see” si distingue con una melodia incisiva che cattura immediatamente l'attenzione dell'ascoltatore. D'altra parte, “Il giardino dei pensieri” affascina con il delicato suono del pianoforte e melodie sintetizzate, mentre “Who2023” si avventura in sonorità sperimentali, dimostrando la volontà del compositore di esplorare nuove prospettive sonore.
“Prima del buio” evoca una malinconia profonda, arricchita da distorsioni di chitarra impeccabili che mantengono il ritmo.
L’ultima traccia è “Sonata automatica minimale per organo industriale e drum machine”, un brano che combina con maestria organo e ritmo in un contesto brillantemente oscuro, dove groove estrosi si fondono in uno stile coeso e di grande spessore.
L'album “Ultimo Tramonto” sperimenta con una vasta gamma di suoni e strumenti, inclusi synth, tastiere e percussioni, creando un mix affascinante di post-punk degli anni 80, evolvendosi poi in un'atmosfera di ambient elettronico minimalista, introspettivo ed evocativo. Questa fusione di generi, unita all'uso sapiente di effetti noise-distorti, conferisce a "Ultimo Tramonto" una profondità e una complessità che lo rendono un'esperienza d'ascolto autentica.
L'album propone un viaggio sperimentale e affascinante, un'esplorazione profonda nei recessi più oscuri della psiche umana, non immediatamente accessibile ma ricco di trovate creative, di conseguenza merita di essere scoperto e apprezzato.
Pubblicato il 24 gennaio 2024 e distribuito digitalmente da iMusician, "Ultimo Tramonto" è il secondo capitolo discografico di M.O.S., seguito del precedente "Decadent Symphonies of the second millennium" uscito cinque anni fa. Con un percorso artistico così ricco e evolutivo, non vediamo l'ora di vedere dove M.O.S. ci porterà in futuro.