Elly Caputo è il nome d'arte della cantante Elisa Caputo. Oltre al percorso universitario in ''Economia e Management'' a Pavia, Elly si dedica alla sua più grande passione, la musica.
Com'è nata la tua passione per la musica?
Il mondo dello spettacolo mi affascina da sempre, sono stata chiamata anche per presentare serate qualche volta e mi sono divertita molto, da giovanissima ho partecipato anche a diverse rappresentazioni teatrali, ma il canto resta la mia passione primaria. Cerco sempre la perfezione in ogni cosa che faccio, sono dell’idea che niente vada lasciato al caso, per questo riprovo una canzone più e più volte. Ho iniziato a cantare all’eta di 12 anni, partecipando a vari musical. Sono stata Sandy, in un remake di Grease con una compagnia teatrale di Varese, fu un’esperienza fantastica ed estremamente formativa. La mia prima esibizione live fu in terza media, alla festa di fine anno delle scuole lodigiane. Cantai “Non ho mai smesso” di Laura Pausini davanti a 800 persone, nella splendida cornice dell’auditorium BPL progettato da Renzo Piano. Quando intonai il ritornello un boato di applausi ed incitamenti da tutto il pubblico fece tremare il palco, ed allora “non ho mai smesso…di cantare! Tra l’altro la scorsa estate il mio professore di musica di allora, mi ha invitata per cantare come ospite lì dove tutto è iniziato (sempre per la festa di fine anno scolastico), il mio singolo (La Luna), facendomi un regalo immenso. Ricantare in quell’auditorium, è stato come ritornare a casa dopo un lungo viaggio.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
L’incontro con Nicolo’ Fragile è quanto più importante e formativo possa capitare ad una giovane Artista. Nicolo’ è un produttore e musicista di fama internazionale, ha lavorato a quasi 200 album con tutti i più importanti artisti italiani ed internazionali come Renato Zero, Mina, Vasco, Eros Ramazzotti, Ornella Vanoni, Loredana Bertè, Alex Baroni e tantissimi altri ed in più ha lavorato con i maggiori Talent. Nel suo studio, Hit Factory Studio di Milano, si respira un’aria particolare, vi sono dischi d’oro e premi di ogni genere.
Il mio singolo “La Luna” pubblicato a gennaio del 2019, è stato composto da una coppia straordinaria di professionisti Antonio Galbiati e Nicolò Fragile, quest’ultimo lo ha anche prodotto.
Mi propose il brano, che scrisse insieme ad Antonio Galbiati (artista straordinario che vanta tra i tanti, collaborazioni con Laura Pausini) che non aveva ancora un titolo, e mi piacque subito.
Mi preparai a dovere e tornai più preparata che mai, pronta per registrare.
Avevo già inciso in studio qualche anno prima, da minorenne, perciò non era la prima volta per me. Nicolò mi mise a suo agio, guidandomi con maestria ma senza mai prevaricare il mio estro e le mie capacità interpretative.
La realizzazione del videoclip (sempre a opera dell’Hit Factory Studio di Milano) è stata un’altra avventura indimenticabile. Fu girato di sera, in corso Buenos Aires a Milano, la via più “Americana” della città, perché con le sue luci ricorda molto le grandi vie commerciali statunitensi. Ho affrontato la registrazione con naturalezza, grande energia ed emozione, cercando di interpretare con il linguaggio del corpo il testo, per far trasparire le emozioni e il pathos che la magia del brano trasmette.
Il video in poco tempo, ha superato le 34.000 visualizzazioni.
Potete trovare il brano in tutti gli store digitali (Spotify,ITunes, Amazon, Deezer ecc.) oppure guardare il video su Youtube digitando Elly Caputo - La Luna.
Quali sono i tuoi progetti attuali e per il futuro?
Per il futuro oltre a laurearmi in Economia e Management all’università degli studi di Pavia, spero di poter continuare ad esprimermi come interprete, crescere come Artista, continuare a lavorare in Tv ed in radio in programmi musicali, incidere nuovi inediti, imparare a scrivere canzoni descrivendo in musica le emozioni che la vita ci regala ogni giorno.
Infine, spero che una casa discografica o un grande Artista mi proponga una collaborazione, dandomi la possibilità di propormi al grande pubblico.
Chiederò tutto questo a “La Luna”.
Cosa pensi dei talent show?
Credo che i talent al giorno d’oggi possano essere di grande aiuto per noi giovani, poiché in grado di influenzare il mercato musicale e le grandi case discografiche.
E’ un’esperienza in cui mi cimenterei se ne avessi la possibilità: Sono stata chiamata 2 volte a Roma da “Amici” per un provino, più precisamente nel 2016 e nel 2018.
Il successo dopo un’esperienza televisiva del calibro di un talent può arrivare, il problema è mantenerlo nel lungo periodo.
In che modo il web e i social possono essere utili per l'attività di un cantante?
Credo che i social siano un potente mezzo per farsi conoscere da molti utenti, soprattutto per chi come me nutre la passione per la musica, possono essere di grande aiuto poiché immediati.
Spesso penso che i profili siano un po’ come le vetrine dei negozi, dove le persone mostrano il meglio di se’. Vanno saputi sfruttare al meglio. Non mi reputo un’influencer, ma cerco sempre di condividere contenuti coerenti con la mia personalità ed in grado di sollecitare l’attenzione dei miei follower (che su instagram sono quasi 2300). Carico spesso video e foto delle mie esibizioni live sul mio profilo instagram, sulla mia pagina facebook e sul mio canale youtube.
Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?
La crescita esponenziale dell’ascolto gratuito sulle varie piattaforme, la rete ha permesso da una parte la divulgazione capillare della musica, dall’altra ha contribuito alla crisi del mercato. Le tradizionali case discografiche riorganizzano il loro assetto. Gli investimenti sui nuovi progetti sono sempre più esigui. C’è chi si arrende e chi tenta nuove strade. Una di queste è l’autoproduzione. Autoprodursi vuol dire seguire le varie fasi del progetto dalla scelta dei brani alla realizzazione dei demo, alla registrazione, pubblicazione e promozione. Non è facile e non è per tutti. Bisogna in questa fase, farsi sempre consigliare ed “accompagnare” da esperti del settore. Ma chi si ferma è perduto.
Come vedi il futuro della musica?
Rock, il pop, il jazz, il country, i generi musicali classici dopo lo tsunami mediatico e la proliferazione e la fruizione di massa sono in continuo stravolgimento, a volte positivo a volte meno e saranno sempre meno identificabili, questo è positivo da un canto e negativo per altri. Ho letto e concordo con chi parla del futuro della musica come “elevation sensation”, qualcosa di indefinibile, regolare, morbido e multimediale. Una cosa è certa io senza musica non posso vivere.