Il giovane cantautore Dominic ci propone il suo nuovo brano "Floating".
Ci racconti come è nato “Floating”? C’è stato un momento o un'ispirazione particolare che ha dato il via al processo creativo?
Premetto che sono sempre stato affascinato dalla musica folk e dai canti popolari (soprattutto quelli della comunità afroamericana ai tempi della schiavitù) quindi avrei sempre voluto fare un brano che attingesse da quelle sonorità ma che fosse al contempo rispettoso di una storia e di una cultura che non mi appartiene e di cui non posso appropriarmi solo perché “mi affascina”. “Floating” in particolare è nata una mattina, risvegliatomi da un incubo - il brano descrive esattamente quell’incubo e la parte corale è la musichetta che faceva da colonna sonora e che mi è rimasta in testa tutta la mattina (sì, a volte nei miei sogni ci sono anche colonne sonore!)
In “Floating” hai scelto di non usare strumenti musicali convenzionali, affidandoti alla body percussion e alla voce. Come hai sviluppato questa tecnica e cosa volevi comunicare con questa scelta sonora?
La body percussion è una tecnica musicale innata in ognuno di noi, quell’istinto che, ad esempio, ci fa battere il piede quando ascoltiamo la musica. Volevo quindi far sì che l’arrangiamento fosse tanto primordiale da non necessitare di altro che il proprio corpo per essere suonato. Al contempo, volevo ricreare un’atmosfera di solennità e mistero, che richiamasse antichi rituali e cerimonie eseguite nel segreto della notte.
Definisci l’innamoramento come una forza “tanto ancestrale quanto mostruosa”. Da cosa deriva questa visione dell’amore?
Se ti fermi ad osservarti dall’esterno, quando ti stai innamorando, puoi scoprire che la dinamica è simile alla possessione demoniaca: quasi non sei più padrone del tuo corpo, dei tuoi pensieri, di ciò che dici e ciò che fai ma è come se l’amore avesse preso il sopravvento su razionalità e senno. Va a risvegliare una parte di sé che non ci era nota e che a seconda di come la guardi può apparire tanto angelica quanto diabolica allo stesso tempo.
Quali sono gli artisti o le esperienze che ti hanno influenzato di più e continuano a ispirarti oggi?
Come artisti, primi fra tutti, i Florence and The Machine (questo brano è stato fortemente ispirato da Heaven is Here, tratto dall’ultimo album, Dance Fever). Le esperienze che invece mi stimolano maggiormente a scrivere sono i sogni: ho una vita onirica molto intensa e spesso i testi e le musiche che compongo, hanno origine nei sogni stessi.
Quali pensi siano le sfide principali per un artista emergente oggi? E che consiglio daresti a chi sta cercando di fare musica?
Un artista emergente oggi deve scontrarsi con un mercato che sembra voler investire su una, massimo due tipologie di generi musicali. Tutto il resto viene quasi completamente snobbato, quindi l’aspetto maggiormente significativo è sicuramente quello economico e la ricerca della propria nicchia. Se non trovi chi investa su di te, a meno che tu non disponga di fondi propri, il gioco, purtroppo, è destinato a concludersi molto presto. Ed è molto triste pensare che questo meccanismo stia omologando la musica che riesce ad arrivare alle nostre orecchie.
Come vedi il ruolo dei social media nella tua carriera? Quanto contano per te nel mantenere il contatto con i fan?
Sto iniziando a dare sempre meno peso specifico ai social media essendomi reso conto che qualsiasi cosa fai, diventa sempre più difficile catturare l’attenzione di un pubblico che appare sempre più distratto. Per attenzionare un brano musicale, serve tutto un corredo di “cazzatine” per cui francamente non ho più tempo, né voglia e né soldi da sprecare. Quindi questa è la mia musica, fruibile a chi vuol perdere 4 minuti del suo tempo per ascoltarla. Se no, sentitevi liberi di passare al prossimo, ennesimo, reel divertente!
Dopo questo singolo, cosa possiamo aspettarci dai tuoi futuri lavori? Hai in mente nuove sperimentazioni e/o un nuovo album?
Ho intenzione di pubblicare altri singoli, alcuni già scritti e fermi nel cassetto da fin troppo tempo, altri ancora da completare. Non ci sarà sicuramente un nuovo album perché i costi di produzione sono proibitivi e non recuperabili con le vendite/streaming. La sperimentazione beh, quella non si ferma mai.