Christian Salerno è un pianista che ha saputo sfruttare le potenzialità dell'online già dagli inizi, tanto da essere tra i primi a fare video su YouTube, con risorse, suggerimenti, tutorial per il pianoforte. Qualche anno fa ha co fondato il sito pianosolo.it , è docente, è pianista, è YouTuber, ma anche un esperto di marketing digitale, che per chi fa musica non guasta di certo.

Ci parli dei tuoi studi musicali?

Ho avuto un percorso di studi un po’ tortuoso. Ho iniziato con Damiano Cavallo, un amico di famiglia. In realtà era Maestro di chitarra ma suonicchiava anche il pianoforte. L’anno successivo mi disse che non poteva più insegnarmi nulla e così andai sotto la guida del pianista, compositore e direttore d’orchestra Marcello Pennuto e ci rimasi per 8 anni. Nel frattempo le riforme dei conservatori cambiarono e per conseguire il titolo dovetti iscrivermi in Conservatorio. Prima a Como e poi mi trasferii successivamente all’ISSM di Gallarate. Il tutto frequentando ogni anno sempre almeno una Masterclass di perfezionamento.

Quando hai fondato il sito pianosolo.it ? Com'è nata l'idea e qual è la sua mission?

In pochi lo sanno ma Pianosolo è stato co-fondato. Giulio Cinelli realizzò la grafica e diede il nome “pianosolo”, io iniziai “sfornare” contenuti. L’idea è sempre stata quella di rendere facile e accessibile a tutti un’attività tanto temuta come lo studio del pianoforte.

Quali sono i tuoi progetti attuali e per il futuro?

Attualmente ho ridotto al minimo l’insegnamento. Mi occupava tutta la settimana e non mi permetteva di ricavare il tempo per studiare e migliorare tecnicamente. Nel resto del tempo continuo la mia incessante attività di divulgazione online e progetto nuove tappe per “Apollo 2.0”, il corso dedicato ai musicisti classici che vogliono vivere facendo i musicisti.

Com'è nata l'idea di fare didattica online e di aprire un canale YouTube? Tutto questo rientra anche nei progetti futuri?

Per passione. Le cose più belle nascono quasi sempre così. Prima 500 iscritti, poi 1.000, poi 10.000, insomma… notavo che quello che faceva veniva apprezzato e così ho continuato ininterrotamente per 10 anni e spero di continuare finché posso.

Il tuo canale YouTube ha numerosi iscritti. Come sei riuscito ad avere tutto questo seguito?

Credo che il “segreto” stia in un mix perfetto di contenuti di qualità e una buona dose di Internet Marketing. Utilizzo programmi a pagamento che mi permettono di capire cosa ricerca il mercato su Youtube in modo tale da realizzare video che vadano poi ad intercettare e soddisfare quel dato bisogno. Infine c’è anche il passaparola che, ancora oggi che siamo praticamente nel 2020, è un’arma molto forte.

Si dice che oggi fare il musicista sia difficile. Qual è la tua visione?

La differenza fra il musicista e tutte le altre professioni (non artistiche) è che il meccanico, l’avvocato, il dentista ecc… sono professioni che mirano a occupare un posto nel mercato. L’apirante meccanico sa che deve fare la gavetta per aprire poi un’officina tutta sua. L’aspirante dentista sa che deve conseguire un determinato percorso di studi per svolgere la sua attività. Il musicista, invece, intraprende gli studi accademici per passione. Non c’è minimamente nella sua testa la convinzione che questo possa essere il suo futuro (anche perché quando inizi a studiare uno strumento generalmente hai un’età che non ti permette di fare certi tipi di ragionamenti). Così studiando studiando diventa grande e dopo essere passato dai soldatini (o le barbie), poi dai primi amori e infine dalla prima auto, si rende conto che ha bisogno di quattrini per essere un minimo indipendente e inizia a cercare soluzioni facili: cameriere la sera, il porta pizze etc… Quando si ricerca la soluzione immediata e facile, nella maggior parte dei casi si sbaglia, perché non si guarda a lungo termine. È con un pensiero a lungo termine che si costruiscono le grandi cose e si ottengono i grandi risultati. Così si lasciano ingolosire dai “soldi facili” e abbandonano per sempre l’idea di fare il musicista perché è “troppo difficile”. Vorrei solamente chiedere a tutte queste persone: “cosa avete fatto per far sì che la musica diventasse il vostro primo e unico lavoro?”

Quali consigli daresti a un giovane musicista che vuole intraprendere la carriera musicale?

Non c’è bisogno di una preparazione tecnica invidiabile per avere successo. Oggi ne abbiamo la dimostrazione più che mai. Il mio non è un invito al “non studiare”. Studia studia! Sappi però che quella è una cosa che farai essenzialmente per te. Agli ascoltatori bastano quelle poche note messe al punto giusto per elogiarti e venerarti e prima capisci questo e meno ti ritroverai frustrato quando a 40 anni avrai una tecnica pazzesca, 4 lauree, 15 concorsi vinti alle spalle, vivrai ancora con i tuoi genitori e il tuo conto in banca sarà più rosso del naso di un clown. Quello che più conta è sviluppare altri tipi di skills: abilità sui social, capacità di vendita, autopromozione, tenacia, creatività, intuizione, capacità di adattamento e molto altro.

Come vedi il futuro della musica?

Bella domanda! Eheh. Sono un tipo che segue molto le sue sensazioni e amo fare quello che mi sento di fare. Quindi potrà anche essere che fra 5 anni io abbia lasciato tutto e sia alle Hawaii a suonare il pianoforte in spiaggia tutto il giorno! ? Per i miei haters sarebbe un gran regalo ma tranquilli… non mollo!