Alberto Bruseghini, in arte MC-B è un rapper italiano. Attraverso la sua musica e suoi testi comunica messaggi, avvolte forti, ma necessari.


Quali sono state le esperienze che 1 hanno maggiormente formato?

Le esperienze che mi hanno formato maggiormente in ambito musicale sono l’aver partecipato al Tour Music Fest, arrivando alle semifinali, e di conseguenza l’aver partecipato al Rap camp presso il Cet di Mogol. Inoltre anche l’evento Promuovi La Tua Musica, tramite il quale ho vinto il “Premio Compilation” nella tappa di Roma al Nuovo Teatro San Paolo, è stato per me un momento molto significativo, perché ho potuto esibirmi in un teatro davanti ad un vasto pubblico che ha apprezzato la mia performance e il mio inedito “Una Lunga Notte”. Tutto questo ha accresciuto in me la consapevolezza che il palco è il luogo adatto a me.
Se vogliamo parlare di esperienze di vita, che mi hanno formato in quanto essere umano,  sono l’aver imparato ad essere uomo difendendo le donne della mia vita dalle violenze, l’aver capito, dopo un lungo periodo di malattia invalidante, chi sono davvero le persone da portare con me in tutto il viaggio della mia vita e infine, dopo tante delusioni e situazioni difficili, ho imparato a capire di chi mi posso fidare e di chi invece no.

Quali sono i tuoi progetti attuali e per il futuro?

Attualmente sto lavorando al mio progetto discografico, con vari singoli e video per poi realizzare il primo EP con il team che ha creduto in me e nel mio progetto: il mio editore Alessandro Marino di Gruppo G Comunicazione srl , il mio Manager Sergio Mari, l’ Etichetta discografica Hit Point Records, il mio beatmaker Max Kaarlos, la videomaker Lea Melinda GiannaKasio e la vocal coach Dariana Koumanova.
Nel mentre continuo a scrivere tanti testi per poi presentare un album ad una grossa Major.
In contemporanea ho un progetto discografico con l’etichetta Rosso Al Tramonto, collaborando con il beatmaker Sabatino Salvati, Up Music Studio, Il Branco Publishing.

Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la mo1vazione per avviare una carriera musicale?

Penso che per raggiungere un qualsiasi obbiettivo, come dico sempre, serve la FAME quella vera. Per arrivare in vetta, non basta avere solo un dono o una competenza particolare, serve anche la passione, l’impegno e la brama di raggiungere i propri obbiettvi. Quindi sì, secondo me, sono molto importanti passione, costanza e motivazione per poter entrare nel mondo della musica. Il lavoro duro batte il talento, se il talento non lavora duro!

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso i tuoi testi?

Nei miei testi parlo della mia vita cercando di rievocare anche quella di chi mi ascolta, racconto chi sono e chi voglio essere, voglio dare voce a chi non ne ha. Tratto argomenti, a volte, scomodi che la società in cui viviamo non vuole ammettere. Voglio trasmettere emozioni forti e positive ai miei ascoltatori, dal più grande al più piccolo.

Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?

Sicuramente molto costosa. Il problema è che dà troppo spazio a chi ha molto denaro e pochi contenuti. La meritocrazia purtroppo sta diventando un miraggio sempre più lontano nella vetrina della musica italiana. E qui mi fermo.

Com’è il tuo rapporto con il web e i social?

Non sono mai stato un grande amante dei social, ma ovviamente mi rendo conto che permettono di arrivare a molte più persone. Usati nel modo giusto sono più che favorevole.

Come vedi il futuro della musica?

Io credo (e spero) che sia finita l’era di testi mediocri e senza contenuto in cui si parla solo di droghe, sesso e lusso. Credo che la gente abbia bisogno di canzoni vere, che trasmettano messaggi positivi, a prescindere dal genere di musica, che trattano di argomenti quotidiani nella vita di ciascuno di noi, dal più leggero al più pesante. L’importante è dare un senso alla musica. Non basta avere una bella base che coinvolge, serve avere un testo altrettanto coinvolgente.