Luca Moretti è il batterista della band dei ''Triops'', che propongono sonorità punk, che ha da sempre influenzato la loro formazione.

Quali sono stati i tuoi studi musicali?


Sia per me che per i miei colleghi gli studi musicali sono durati all'incirca un anno per poi proseguire in maniera autonoma e autodidatta. Nonostante questo negli anni abbiamo e stiamo continuando a sperimentare varie tipologie di suono e genere che meglio si accostano al nostro gusto.


Fai parte di una band, i "Triops", e la vostra strada è quella del punk. Mi vuoi parlare della vostra storia, della vostra musica e dei progetti per il futuro?


Innanzitutto la band si chiama "Triops", (per chi non lo sapesse è un animale preistorico simile ad un crostaceo, il cui nome deriva dal greco e da una sua caratteristica tipica, quella di avere tre occhi). Il gruppo nasce dall'incontro di alcuni amici, che inizialmente formarono un progetto composto da quattro membri (Di cui non vi diremo il nome) durato due anni. Successivamente nel 2016, la formazione passa da quattro a tre membri divenendo quella attuale. Così ci siamo focalizzati su quello che vogliamo e sul nostro stile, ovvero una specie di noise punk, influenzati da una band che ci accomuna, i DZ Deathrays. Per quanto riguarda il futuro cerchiamo di perfezionare il nostro sound senza mai smettere di sperimentare.


La situazione musicale del punk nella società attuale. Qual'è il tuo pensiero?


Possiamo dire che nella società attuale si è diversificato, si mantiene sempre ribelle, però, verso nuovi aspetti. Prima era più sentita la questione sociale, oggi invece possiamo trovare delle versioni più "allegre" dove si dice di fare festa, divertirsi e godersi la vita. Non abbiamo proprio un pensiero a riguardo, cerchiamo di prendere spunto da ciò che ci piace e che solletica il nostro interesse senza fare distinzioni tra il punk di una volta e quello di ora.


Quali sono gli artisti punk che consiglieresti di ascoltare?


Come detto in precedenza una delle band a cui ci ispiriamo maggiormente sono i DZ Deathrays, quindi non potevano mancare in questa lista, sicuramente poi seguono i Death from Above 1979, infine molti altri che riteniamo degni di essere seguiti come gli: Skegss, Dune Rats, Bass Drum of Death, Kasabian, Ty Segall e i The Dead Wheater. Per la scena italiana ci sentiamo di proporre i: Fast Animals and Slow Kids, Fuzz Orchestra e Bologna Violenta.


Com'è il tuo rapporto con il web e i social?


Il rapporto con i social è quello di cercare, come tutte le band emergenti al nostro livello, della "visibilità", perchè si è conosciuti poco all'inizio, soltanto da amici e parenti. Poi grazie anche a questa visibilità, una band emergente può avere dei pareri esterni e quindi può cercare di migliorarsi. Alla fine facendo tutto quanto da noi, i social sono un'ottima soluzione per pubblicizzare e farsi conoscere da nuove persone dentro e fuori dalla nostra città.


Come vedi il futuro della musica?


Il futuro della musica secondo noi è molto incerto, non sai mai quale piega potrà prendere realmente. Alla fine ci sono così tanti generi, tantissime influenze che si mescolano per creare qualcosa di nuovo, se non unico per lo meno diverso dal precedente, e con l'avvento di internet e delle piattaforme streaming musicali la musica è diventata praticamente infinita.


Sei iscritto su Soundfeat. Cosa pensi di questa piattaforma musicale?


In questo periodo che ho potuto provarla trovo che non sia male, ancora deve crescere e migliorare sicuramente, però la cosa che mi piace di più è che riunisce solo musicisti, e ne mostra la parte più colloquiale rispetto ad altre piattaforme.