Matteo Mastromei è il batterista della band Lamarea, con la quale ha appena pubblicato il suo terzo album ‘’Respiro’’. Dopo la presentazione ai vari concerti e festival che già sono in calendario, la band tornerà a lavorare a nuovi brani.  

Ci parli dei tuoi studi musicali?

Ho iniziato a studiare percussioni nel 2005 nella scuola “Preludio” di Camaiore, dopo pochi mesi mi sono innamorato della Batteria. Dopo varie lezioni private da Andrea Bianchi, Carlo Marchi, Matteo Cammisa, ho frequentato il corso accademico della rinomata scuola di musica Jam Academy (Lucca) con i maestri Matteo Sodini (Eddie Floyd, Ben E King, Martha Reeves, Percy Sledge, The Miracles) e Andrea Spinetti (Billy Sheehan, Paul Gilbert, Rossana Casale) . Oltre allo studio della batteria dal 2008 fino ad oggi ho avuto diversi progetti e Original band come Simone Traina, Altrourl, La Zanpa Giusta, Apple Three, Cochlea, LAMAREA e una discreta attività live in tutta Italia. Ho collaborato anche con Daniele Grasso (Diego Mancino, Cesare Basile, Hugo Race, Marta Collica, Afterhours, Greg Dulli, John Parish, John Bonnar, Roberto Dell’Era, Waines) con Gianni Bini (Vasco Rossi, Whitney Houston) e Michael Baker (Michael Jackson, Missy Elliott, Sting, Christina Aguilera, James Taylor, Elton John, Shaggy, Usher, Wycliff, Ashante) , Nicola Baronti (Micheal Baker, Simon Katz, Dillon Gallagher) , John Macaluso (Ark, TNT, Yngwie Malmsteen, Michael Romeo, Tomorrow's Eve, Starbreaker, James Labrie, Symphony X, Labyrinth, Stone Leaders). Attualmente insegno Batteria alla scuola “Accademia delle Muse” di Susanna Altemura e sto frequentando il Corso di abilitazione Yamaha all’Accademia Musicale della Versilia, per poi insegnare Batteria all’interno della scuola.

Com'è nata la vostra band? Qual è la vostra mission?

La band è nata a Settembre 2014 da un’ idea mia e di Filippo Rocchi (bassista), subito dopo si inserì Alessandro Domenici (cantante). Fin da subito io e Filippo abbiamo pensato a un progetto musicale che puntasse a fare brani propri, ci trovavamo dopo l’università o durante le pause di studio a buttare giù idee, accordi, giri di chitarra, testi. Si potrebbe dire che è nata dall’amicizia , anzi oserei dire che è nata dall’amicizia prima di tutto, perché fondamentalmente siamo questi, un gruppo di amici. Successivamente sono entrati a far parte della band Lorenzo Mastromei (chitarrista e fratello) e Lorenzo Benassi. La nostra “Mission” è far sentire la nostra musica a più persone possibili.

Avete da poco pubblicato un album. Ce ne vuoi parlare?

Si “Respiro” è uscito nel Febbraio di questo anno, si tratta del nostro terzo lavoro. E’ stato un album impegnativo, sudato, ma a parer mio anche stimolante. Prima di tutto devo dire che stare a contatto con persone come Daniele Grasso (noto produttore di Catania) per un musicista è sempre un arricchimento e una crescita musicale grande, per questo sono contento. Poi è il nostro primo album uscito con un’etichetta discografica la “Dcave Records” quindi per noi è tutto nuovo e ci sta portando molte soddisfazioni soprattutto tra il nostro pubblico Camaiorese/ Versiliese, riscontrando molti complimenti da i musicisti e persone nell’ambito musicale, questa è una cosa molto bella e importante.

Quali sono i progetti per il futuro?

Vorremmo ovviamente portare un po’ fuori “Respiro” nei vari locali, festival e farlo conoscere in giro per poi ritornare a fare quello che ci piace di più insieme a suonare dal vivo, e cioè scrivere. Il prossimo appuntamento importante live sarà la presentazione dell’album al Teatro dell’Olivo di Camaiore e le selezioni per il Pistoia Blues, ma ancora più importante sarà a  Giugno la finale di “Sanremo Rock” all’Ariston.

Cosa pensi del panorama delle band attuali? Meglio una Tribute band o una band che fa brani propri?

Il panorama delle band attuali secondo me è buono, c’è molto fermento per quanto riguarda le Original Band. Preferisco sempre band che fanno brani propri, ci vorrebbe più spazio e rispetto per questi artisti. Purtroppo il pubblico italiano è un po’ ignorante e pigro da questo punto di vista, la gente dovrebbe muoversi di più e sostenere le band o gli artisti che fanno brani propri.

In che modo il web e i social sono utili per farsi conoscere come band?

Il web e i social sono fondamentali per farsi conoscere oggi, se non avessimo avuto i social magari a quest’ora tante persone non sapevano nemmeno della nostra esistenza. Rimane, però, il fatto che i concerti live sono importanti quanto i social, per questo bisogna curarli ogni giorno affinché le persone che ti seguono sanno che stai lavorando e sei attivo. Una band oggi deve avere una comunicazione quotidiana con il proprio pubblico, deve comunicargli ogni passo che fa, anche le cose più banali e semplici.

Come vedi il futuro della musica?

Si sta andando verso un mondo fatto non più di sola Musica ma anche di Marketing. Ogni musicista deve fare i conti con la comunicazione e essere in grado di autopromuoversi bene per emergere e farsi conoscere. E’ un mondo difficile e spietato per certi versi, ovviamente dipende anche dai punti di vista e come vivi la musica. Ogni tanto bisognerebbe ricordarci anche che la musica è il piacere di fare musica, non dipende sempre dai soldi. Dobbiamo ricordarci che la musica è vita e che dobbiamo ringraziarla ogni giorno. Non bisogna solo chiedere, ma dare e aiutare il prossimo con la musica, se utilizzata bene può rendere questo mondo un posto migliore per vivere.