Oggi 30 gennaio 2020 il cantautore Marco Oddenino ha pubblicato il suo nuovo singolo ''Cambiato'', e abbiamo avuto il piacere di intervistarlo.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Ho iniziato come molti musicisti a suonare per diverse band. All’inizio siamo partiti con una band di amici, avevamo sedici anni e suonavamo dove capitava, per puro divertimento. Dopo quell’avventura sono stato bassista di diversi progetti, collaborando con diversi cantautori e party band, facendo il turnista in diverse occasioni. Nel frattempo ho iniziato a scrivere dei miei brani, ho fatto qualche data con la band portando delle cover al fine di migliorare la nostra intesa e dopo un anno di lavoro in studio, per dar vita alle pre-produzioni sotto l’occhio vigile di Simone Ferrero del Ciabot Studio, abbiamo iniziato a suonare nel novembre 2019 a Torino sotterranea, al Salotto di Mao, Jazz Club e OGR.
Ci parli dei tuoi progetti attuali e per il futuro?
Attualmente è in uscita ''Cambiato'' il primo brano della live session registrata a dicembre del 2019, usciranno nei prossimi tre mesi gli altri tre video che saranno disponibili sul mio canale youtube e su spotify. In estate uscirà un altro singolo, questa volta prodotto solo in studio con una realizzazione video creata da LOH Photography.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso le tue canzoni?
In linea generale, mi piacerebbe passare attraverso le mie canzoni un messaggio di speranza e di felicità. Ovviamente ci sono i momenti tristi per tutti, ma secondo me c’è bisogno anche di rilassarsi e lasciarsi andare all’ascolto di musica che ti dia speranza e che strappi un sorriso, in modo che ci si senta un po’ più felici.
Sei aperto alla sperimentazione?
Sempre aperto alla sperimentazione, in ogni sua forma. La sperimentazione è ciò che ha portando in ogni disciplina e materia alle più grandi trasformazioni, quindi perchè no?! Mal che vada hai fatto una nuova esperienza.
Riguardo la diffusione della musica inedita. Quali sono le difficoltà per un artista che vuole proporre la propria musica ai locali, club, eventi live?
La musica inedita è una bella grana, si fatica a trovare i locali, eventi in cui suonare, ma negli ultimi anni a Torino ci sono stati dei passi in avanti notevoli. Questo grazie ai giovani, che trovandosi in difficoltà hanno creato dal nulla interi gruppi (es soundtube, buskercase, Torinoindipendente, suonacele) dove si organizzano eventi, interviste, masterclass, tutto per spirito di aggregazione e per voglia di arrivare a portare la musica torinese in tutta Italia.
Com’è il tuo rapporto con il web e i social?
Il mio rapporto è diventato più attento ultimamente. Senza questo supporto avrei faticato molto di più a trovare i locali e i gruppi di Torino che ti permettono di fare musica inedita. Ad oggi web e social sono lo strumento fondamentale per far veicolare la musica il più velocemente possibile, in più posti possibili.
Come vedi il futuro della musica?
Sempre più frenetica e veloce, il pubblico si sta abituando a vedere artisti che pubblicano quasi mensilmente. Diciamo che ormai è raro vedere artisti che impiegano 4 o 5 anni per fare un album. La richiesta è quella di essere sempre presenti e sempre visibili, anche se questo va a discapito della produzione musicale.