Ciao 3VA, benvenuta. È da poco uscito il tuo nuovo singolo “La Danza della Disobbedienza”, ce ne parli?
La danza della disobbedienza è un inno alla ribellione di una sempre più disperata e cieca omologazione di massa. La disobbedienza è una vera "benzina", è sempre grazie ai disobbedienti se si hanno i grandi cambiamenti. Penso che ogni persona di oggi debba ringraziare un disobbediente di ieri se ha il grande privilegio di tante libertà un tempo negate. Se siamo liberi qualcuno ha sicuramente disobbedito per noi.
Quali sono le reazioni che speri di suscitare nel tuo pubblico con "La Danza della Disobbedienza"? C'è un messaggio particolare che desideri trasmettere?
Di non aver paura di essere diversi, perché la diversità è ricchezza. È evoluzione . La diversità è naturale. Si può essere felici solo abbracciando la propria diversità e quindi la propria natura, la propria sana disobbedienza anche a costo di sembrare pazzi.
La copertina de "La Danza della Disobbedienza" ha un'estetica molto particolare. Puoi parlarci delle idee e delle influenze dietro l'aspetto visivo del progetto?
Iin realtà stavamo girando il video della canzone quando all’improvviso il fotografo mi dice : “ferma così , c’è un immagine bellissima! Tu e la luna siete allineate perfettamente". Alla fine la vita come l’arte sono sempre un carpe diem, proprio come questa fotografia.
Quali sono i tuoi piani futuri dopo l'uscita di questo singolo? Stai lavorando su un album completo o altri progetti musicali che possiamo aspettarci di sentire presto?
Sì stiamo lavorando a un Ep usciranno infatti sei brani nel prossimo autunno che rispecchieranno naturalmente il sound di questo mio ultimo singolo.
In che modo le tue esperienze personali influenzano la tua musica e, in particolare, "La Danza della Disobbedienza"? C'è una parte di te stessa che hai voluto esprimere in questo singolo?
Le canzoni parlano sempre di me e quando non parlano di me parlano di situazioni vissute però sempre attraverso i miei occhi, le mie viscere e la mia anima.