La band Biscotti Biscotti ha pubblicato il primo album, intitolato "Musica Maggica", rilasciato dall'etichetta discografica Ipogeo Records. Durante un'intervista, hanno condiviso l'esperienza di averlo registrato in un solo giorno.
Quali sono state le esperienze che vi hanno maggiormente formato?
Come prima risposta mi viene da dire gli ostacoli e gli scontri, interni ed esterni. Una band è una piccola famiglia, e siamo un quintetto con degli elementi più calmi come Stefano e Luigi e delle teste più calde, a partire dal leader Ivan ed Elisa, ma anche Luca sa essere un bel vulcano di irascibilità. L’imprevisto è il nostro elisir: ci piace trovarci in situazioni scomode e imparare ad uscirne, meglio se tutti insieme. Abbiamo provato a fare concerti su palchi grandi, piccoli, per strada, in acustico o in mezzo ad una foresta di microfoni; e questo continuo adattarci alla condizione esterna, favorevole o meno, credo che sia quello che ci ha più formati come band. E poi ci piacciono le sfide, come aver registrato il nostro disco in un giorno solo e in presa diretta. Ci divertiamo così!
È uscito il vostro nuovo album "Musica Maggica". Ce ne volete parlare?
Musica Maggica è una serie di canzoni che segue la teoria pitagorica (e quindi geocentrica) dell’Armonia delle Sfere, secondo cui - detto in soldoni - ogni sfera celeste, e quindi ogni pianeta, ha un suono. E così questa scalata che parte dalla Luna per arrivare al Cielo, dove insieme alle stelle fisse si pensava ci fosse la dimora di dio, è il risultato di un percorso iniziatico e catartico. Mischiando magia e esperienze personali, soffermandosi più sulle emozioni provate in determinati momenti piuttosto che sul narrare gli avvenimenti stessi, Ivan ha scritto 8 canzoni che toccano argomenti come l’isolamento sociale, l’accettazione del passato, un amore ingiustamente finito, le sbronze in una città che punta il coltello alla gola, il peso di trovare una direzione, la dimensione onirica premonitrice, la vita disillusa degli adulti e l’atto catartico di ritrovarsi. Otto canzoni più La Sigla registrate in un giorno soltanto presso Il Guscio Recordings di Milano, intervallate da “magie” – piccoli composizioni che durano meno di un minuto – registrate su cassetta che servono a congedare e introdurre i brani. Ad arricchire il suono del quintetto si aggiungono tre collaborazioni: Il Lorenz (Addict Ameba, Al Doum & The Faryds) alla chitarra elettrica in Giove, Marco Vulcano (co-fondatore dei Biscotti Biscotti) alla batteria in una magia e Daniele Rossi recitando una sua poesia inedita in una magia.
Sono previsti dei live?
Per il momento il prossimo live è previsto per Sabato 21 Ottobre presso La Clavicola di Ballabio (LC). Poi nulla di calendarizzato, stiamo incontrando un po’ di difficoltà a ricevere risposte dai locali..anzi, vuoi una band di cantautorato/folk/sperimentale/psichedelico nel tuo locale? Sporchiamo poco, siamo simpatici e Luca può fermarsi a lavare i piatti: contattaci!
Quanto conta per voi la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?
Contano molto e anzi sono essenziali. Certo, serve sempre la fortuna nella vita, ma cerchiamo di dare sempre quello che possiamo alla musica. Ci troviamo settimanalmente a provare nella cantina di Luigi, il nostro bassista, e ogni concerto lo viviamo come se fosse l’ultimo, con la gioia pura di fare ciò che amiamo. Alcuni musicisti scrivono canzoni a tavolino perché vogliono il successo, non gli interessa mettere davvero loro stessi nelle canzoni. Prendendo i singoli musicisti della band ci sono state esperienze di collaborazione con persone del genere, ed era più importante il pre e post concerto, l’adulazione del pubblico, il vedere crescere i propri fan. È ovvio che una persona crea musica, o qualsiasi altra forma di arte, sperando di poterla condividere con più persone possibili, ma noi continueremo a metterci tutta la nostra passione nel fare quello che amiamo - e il resto, se deve venire, verrà.
Qual è il messaggio che volete comunicare attraverso la vostra musica?
Essendo la nostra musica scritta da Ivan, che non simpatizza molto i portatori di messaggi - fatte eccezioni per alcuni che però non riguardano il nostro caso (es. politici o sociali) - quello su cui mettiamo il focus sono le emozioni, la psicoanalisi, tutto ciò che è misterioso e affascinante. Creiamo perché sentiamo l’urgenza di creare. La morale la lasciamo alle favole, e se Esopo è perdonato essendo vissuto 2600 anni fa, Antoine de Saint-Exupéry non lo è.
Com’è il vostro rapporto con il web e i social?
Abbiamo una classe 2000 che si sta disintossicando da instagram, un classe 98 che lascia le band se si fanno chat di gruppo moleste, un classe 96 che risponde con un numero troppo esagerato di emoticon, un classe 94 che odia occuparsi dei social della band ma è costretto a farlo, e un classe 64 che da un anno ha uno smartphone, così ora la chat di WhatsApp comprende finalmente tutti e 5 i componenti. Siamo abbastanza un disastro su questo fronte.
Cosa possiamo aspettarci per il futuro?
Stiamo già lavorando a canzoni nuove e da poche settimane si è aggiunta a noi Clara alle percussioni e voce. In questo momento preferiamo concentrarci sul potenziare le nostre performance dal vivo, e speriamo di poter portare Musica Maggica in giro il più possibile nei prossimi mesi. Poi stiamo aspettando che Emma Marrone torni come giudice a X Factor per candidarci.