Marco Spataro ha portato avanti due passioni: quella per il Musical, dove ha recitato nei spettacoli “C’era una volta un pezzo di legno – il musical di Pinocchio” e “I Promessi Sposi – Rock Story”; e quella per il canto, partecipando a diversi concorsi canori, tra cui Area sanremo, giungendo alla fase semifinale nazionale per il contest “Sanremo Giovani”. Qui ha avuto modo di presentare il suo primo inedito ufficiale "Tornerò da te".

Com è nata la tua passione per la musica?


La mia passione per la musica è nata alla veneranda età di 8 anni, partecipando ai primi concorsi canori con le canzoni dello zecchino d'oro e prendendo parte al coro della mia chiesa parrocchiale. Questo amore per la musica accumuna un pò tutta la mia famiglia. Tant'è che mio padre e mio fratello cantavano sin da piccoli.


Quali studi hai fatto? Hai partecipato a qualche concorso canoro?


Diciamo che ho iniziato a cantare per hobby, quasi per scherzo. Infatti, quando ero bambino, in preparazione degli spettacoli di fine anno, partecipavo ad alcune lezioni di canto che si tenevano nella stessa scuola che frequentavo.
Però, dopo aver concluso i miei studi universitari, ho deciso di studiare in modo professionale "canto moderno", riuscendo a raggiungere alti livelli canori che non pensavo di avere. Di questo risultato sono davvero grato al mio vocal coach. Senza di lui ciò non sarebbe avvenuto.
Bèh, canto da più di 17 anni e di concorsi ne ho fatti parecchi. Fortunatamente qualche soddisfazione sono riuscito a portarmela a casa.


Quali sono i tuoi progetti attuali e futuri?

Recentemente sono stato semifinalista nazionale di "Area Sanremo 2018", candidandomi con un mio inedito tra i concorrenti del contest "Sanremo Giovani".
Il 15 Gennaio uscirà in tutte le piattaforme digitali di vendita il mio primo inedito ufficiale "Tornerò da te", brano pop elettronico, scritto da me in collaborazione con un altro giovane artista emergente. Esso sarà accompagnato dalla pubblicazione contemporanea di un videoclip, girato nella fantastica cornice della città di Taormina.

Cosa pensi dei talent show?


Seppur difficile farne parte, ritengo che il talent sia un ottimo trampolino di lancio. Al momento credo che rappresenti l'unico modo per farsi conoscere al grande pubblico.
Ho partecipato a vari casting di show nazionali ma al momento senza esito positivo ma ci riproverò. L'importante è provarci e fare sempre nuove esperienze.


In che modo usi il web e i social per la tua attività di cantante?


A dire il vero, non sono un tipo molto social. Cerco di essere sempre umile e di restare con i piedi per terra, ma è evidente che i social sono un buon strumento di conoscenza soprattutto se si decide di percorrere il mondo della musica.
Sono sincero. Ho aperto la mia pagina facebook e instagram da pochissimo tempo. Avevo un canale you tube che adoperavo ben poco.
Spesso utilizzo il web per pubblicare le mie cover, accettando, seppur costruttive, anche le varie critiche. E' chiaro che non si può piacere a tutti.


Cosa pensi del panorama canoro attuale?


Io sono molto legato alla tradizionale musica leggera italiana. Ci sono nuovi generi musicali che non mi attraggono tanto come la trap, profondamente investita dalla voce "effettata o autotune", ma la musica è evoluzione e innovazione.
A proposisto di talent, a parte qualcuno, credo che da lì siano uscite tante voci interessanti come Mengoni, Giusy Ferreri e Noemi.
Grande ammirazione ho verso Giorgia, Renga, Ermal Meta, Tiziano Ferro, Elisa e Paola Turci. Loro, di sicuro, saranno i futuri pilastri della musica italiana.


Come vedi il futuro della musica?


Io credo che avremo modo di ascoltare nuovi talenti che sicuramente faranno la differenza. La musica italiana ha da sempre affascinato le pop star internazionali. Non a caso Sanremo è e sarà uno dei palcoscenici canori più noti e prestigiosi al mondo.