Michele Terralavoro è un cantautore romano che vive a Sevilla. ''Altrove qui'' è la sua ultima canzone.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Sicuramente la prima volta è senza dubbio la più significativa. Il musical con Loretta Goggi. Poi ogni singolo live mi da qualcosa in più, l'ultimo davanti a 30 mila persone a Puerta del Sol a Madrid in occasione dell'orgullo è stato fantastico.
A breve uscirà la tua nuova canzone ''Altrove qui''. Ce ne vuoi parlare?
''Altrove qui'' è il frutto di un viaggio in solitaria tra Spagna e Portogallo dove mi sono ritrovato. E' frutto di un crowfounding dove molte persone hanno creduto in me e nel progetto, insieme all'etichetta Revubs Dischi che mi ha accolto nella tana. Altrove qui parla del tempo, tempo di cui disponiamo ma che troppo spesso non sfruttiamo a pieno.
Progetti per il futuro?
E' già pronto l'album che si intitolerà ''Lontano dalle città'', un inno ad allontanarsi dalle città che risucchiano il tempo e riducono la vita ad un banale All you can it. E' stato prodotto da Revubs Dischi presso gli studi de le Clinica Dischi e uscirà nel 2020. I primi di gennaio inoltre uscirà il videoclip di ''Altrove qui', girato al Faro De Trafalgar (Cadiz) con il videomaker Adriàn Gonzàlez Serrano.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso le tue canzoni?
Ogni canzone ha vita propria. Sono storie, amo le storie e amo raccontarle. Vorrei far viaggiare e pensare chi le ascolta.
Ci sono degli artisti a cui ti ispiri per la tua musica?
Ci sono artisti che mi piace ascoltare, come Simone Cristicchi, Levante, Pablo Lòpez.
In che modo il web e i social possono essere utili per l'attività di un artista?
Se usati nel giusto modo, senza esserne prigionieri, i social possono far arrivare lontano quello che uno vuole comunicare.
Come vedi il futuro della musica?
Difficile. Sicuramente lo vedo, lontano dalle città.