Malvida è una giovane cantautrice. Il mix di elementi per il suo nuovo album che uscirà entro quest'anno? Amore, libertà e speranza.


Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?


L'esperienza che più mi ha formato diciamo che non esiste. Canto da quando ero molto piccola ed è l'unica cosa che non ho ancora abbandonato. Dopo il liceo ho frequentato un'accademia che mi avrebbe preparato nel canto, nella danza e nella recitazione. Frequentandola ho capito tutto quello che non volevo fare, sono andata per esclusione, fino all'unica strada: quella del cantautorato.


Uscirà presto il tuo album di inediti. Come sarà lo stile e di cosa parlerà?


Uscirà "Gli ultimi" di genere synth pop entro la fine di quest'anno. L'album parla di amore, libertà e speranza in modo quotidiano, semplice e femminile. Si tratta di un concept album nel quale si racchiudono esperienze di pochi mesi, parole che ritornano, stesse tematiche, stesse persone. Tutto volutamente. Gli ultimi sono quelli che rimangono, quelli che sibilano.


Com'è il tuo rapporto con il web e i social?


Il mio rapporto con i social è necessario. Tutti li usano e utilizzandoli arrivi a chi non immagini, non conosci. È il mezzo più veloce per raggiungere le orecchie di chi non ha mai sentito le tue canzoni. Li utilizzo, tutti i giorni in modo quasi morboso soprattutto, però sono indispensabili.


Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?


La mia visione sull'autoproduzione è pro e positiva. Sono sempre per la libertà somma dalla fase creativa alla chiusura di un qualsiasi progetto. Avere un team creativo sicuramente ti aiuta e ti fa crescere più velocemente; non per forza una label.


Cosa pensi dei talent show?


Dei talent show penso che siano un'altra cosa rispetto a quella che invece faccio io. Sono degli show veri e propri che non si fondano sui principi del cantautorato. Due realtà separate. Il futuro della musica? Ah. Vedremo.