Il pentagramma è uno strumento indispensabile per scrivere e leggere le note.
Esso è come un foglio di quaderno dove appuntare frasi e parole, solo che in questo caso si scrivono le note, che danno un volto alla musica, grazie al quale viene tramandata di generazione in generazione attraverso gli spartiti. Pensiamo ai compositori che hanno fatto la storia della musica. I loro spartiti ancora oggi vengono studiati, eseguiti, suonati. Sono il punto di partenza per un musicista che vuole iniziare a capire più a fondo il mondo delle note e della musica.
Come si leggono le note sul pentagramma
Il pentagramma è formato da cinque linee, comunemente chiamate righe, che generano quattro spazi.
Sulle righe e negli spazi si scrivono le note, le pause ed altri simboli.
Le linee e gli spazi vengono numerati dal basso verso l'alto, rispettivamente da 1 a 5 per le linee e da 1 a 4 per gli spazi. Questa numerazione ci aiuta a sapere quale nota si trova dove.
Quando leggi il pentagramma, segui la numerazione dal basso verso l'alto e imparerai a riconoscere le diverse note musicali.
Le note sulle linee sono MI SOL SI RE FA
Le note negli spazi sono FA LA DO MI
Come puoi notare, su un pentagramma puoi segnare un numero limitato di note, e hai bisogno di soluzioni per andare oltre il pentagramma e aggiungere ulteriori note.
Per leggere le note musicali che sono al di fuori del pentagramma vengo adoperati i tagli addizionali.
I tagli addizionali sono dei segmenti di linee aggiuntive al pentagramma che si pongono al di sopra o al di sotto di esso.
A loro volta abbiamo note con tagli in gola, cioè note che troviamo negli spazi (sopra o sotto le linee) e note con tagli in testa, cioè note che troviamo sulle linee. Sia i tagli in gola che i tagli in testa vengono inseriti sopra e sotto il pentagramma.
I tagli in testa sopra il pentagramma sono: LA DO MI e cosi via
I tagli in gola sopra il pentagramma sono: SOL SI RE e cosi via.
I tagli in testa sotto il pentagramma sono: DO LA FA e cosi via.
I tagli in gola sotto il pentagramma sono: RE SI SOL e cosi via.
La prima cosa da fare prima di leggere le note sul pentagramma è guardare qual'è la chiave di riferimento, se si tratta della chiave di violino, chiave di basso ecc. Se prendiamo come riferimento la chiave di violino, per leggere le note sul pentagramma possiamo partire dalla nota SOL, situata sulla seconda linea del pentagramma per poi ricavarci le note che stanno al di sopra e al di sotto di essa.
Le note sotto il SOL sono FA e MI
Le note sopra il SOL sono LA SI DO RE MI FA
Da cosa è formato il pentagramma?
All’interno del pentagramma troviamo:
Le note
Le note sono rappresentate come ovali (teste delle note) e possono essere posizionate sulle linee o negli spazi del pentagramma. La loro posizione indica l'altezza del suono.
Il gambo della nota ♩ va disegnato verso l’alto se siamo nella parte bassa del pentagramma, verso il basso se siamo nella parte alta del pentagramma.
Quando in un passaggio ci sono 2 o più crome in successione, si usa raggrupparle nel modo seguente: ♫ ♬
Ogni nota sul pentagramma ha una sua durata.
Ad esempio la semibreve è di 4/4; una minima è di 2/4; una semiminima è di 1/4; la croma è di 1/8
La chiave
La chiave, posta all'inizio del pentagramma, ci indica l’altezza precisa delle note. Quella più popolare e usata è la chiave di violino, ma ce ne sono altre come quella del basso che è importante conoscere.
L'indicazione di tempo
L’indicazione di tempo, posta dopo la chiave, è essenziale per comprendere il ritmo e il tempo di un brano musicale.
La frazione di tempo è espressa come numeratore/denominatore, dove il numeratore indica il numero di tempi in ogni misura e il denominatore rappresenta il valore di questi tempi. Quindi, in un tempo 4/4, il 4 in alto indica che ci sono quattro tempi in ogni misura, mentre il 4 in basso indica che il valore di ciascun tempo è un quarto di nota (quindi un quarto di nota per ogni tempo).
Armature di Chiave
Le armature di chiave si trovano all'inizio di ogni pentagramma e sono composte da simboli grafici come il diesis (#) e il bemolle (b). Questi simboli indicano se alcune note all'interno della composizione devono essere alzate o abbassate di mezzo tono. In particolare:
- Il diesis (#) alza la nota di mezzo tono.
- Il bemolle (b) abbassa la nota di mezzo tono.
Le battute
La battuta risulta essere quella parte di un pentagramma delimitata da due stanghette verticali, contenente un preciso valore di durata musicale indicato quasi sempre da una frazione posta all’inizio del brano; tale indicazione esprime lo schema metrico ritmico della battuta, ed è chiamato tempo.
Testo e Simboli Espressivi
Informazioni aggiuntive come istruzioni di dinamica (piano, forte), indicazioni di tempo (adagio, allegro), e altre annotazioni possono essere aggiunte al pentagramma per guidare l'interpretazione dell'esecutore.
Simboli importanti per leggere il pentagramma
Esistono alcuni segni che possono modificare la durata delle note.
Il punto di valore
Il punto di valore è un simbolo grafico che si pone subito dopo una nota per aumentare il valore della metà. Può anche riferirsi a delle pause.
Punto doppio: Il primo punto aumenta il valore della nota della metà; il secondo punto aumenta il valore della nota della metà di quello del primo punto.
Punto triplo: Il primo punto aumenta il valore della nota della metà; il secondo punto aumenta il valore della nota della metà di quello del primo punto; il terzo punto aumenta il valore della nota della metà di quello del secondo punto.
La legatura di valore
La legatura di valore è una linea curva che collega due o più note. Viene posta sopra o sotto le note interessate.
Esistono vari tipi di legature:
Legatura di valore: collega due o più note che hanno la stessa altezza sul pentagramma unendo le testoline delle note.
Legatura di portamento: collega due o più note poste ad altezze diverse sul pentagramma.
Legatura di frase: è posta su tutta la frase musicale o su una parte di essa.
Lo staccato
Lo staccato è un punto disegnato sopra la nota, riducendone il valore.
La corona
La corona, posta sopra una nota, prolunga il suo valore in modo indefinito.
