Dijana Stena è una cantautrice serba. Da quando ha ascoltato le canzoni di Gianna Nannini si è innamorata della cultura italiana. E da li ha imparato l'italiano e ha iniziato a scrivere e cantare le sue canzoni in italiano. Oggi è pronta a far ascoltare alle persone e ai suoi sostenitori il suo album.

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

Il mondo della musica l’ho iniziato a scoprire con mio padre, lui ha suonato la tastiera in tante band jugoslave e serbe, mi portava sempre con lui, sin da piccola – alle prove, ai concerti, ecc. Ero circondata da buona musica e da bravi musicisti. Lui ha partecipato tanto alla mia formazione musicale. Poi, hanno influito anche la scuola di pianoforte che ho frequentato per 8 anni, la mia adolescenza turbolente, esibizioni in Serbia e in Italia... La scoperta di Gianna Nannini e della musica italiana mi ha completamente cambiato la vita. Ha influito, sicuramente, anche la facoltà di Giurisprudenza dove mi sono laureata, perché mi ha insegnato ancora di più a lottare per i miei sogni, per i miei diritti e per i valori in cui credo.

Sei una cantautrice serba che ha scritto delle canzoni in italiano. Come mai questa scelta?

Quando ho scoperto la musica di Gianna Nannini, ho iniziato a studiare l’italiano, per poter capire i suoi testi. Così è nato il mio amore per l’Italia – per la vostra lingua, musica e, cultura in generale. Quando avevo 16 anni, ho scritto la mia prima canzone in italiano che si intitola “Crescerò”. La mia vita ha preso un’altra direzione. Scrivere e cantare in italiano mi rende particolarmente felice e, a volte riesco ad esprimermi meglio che in serbo.

Ci vuoi parlare dei tuoi progetti attuali e per il futuro?

Adesso sono alla cerca di una casa discografica che possa pubblicare il mio album (è  già pronto e registrato). Continuo a scrivere nuovi brani e a lavorare con la band. Spero di trasferirmi presto in Italia, per poter gestire tutto in modo migliore. Nel frattempo, sto lavorando ad un nuovo video ufficiale.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso le tue canzoni?

Nelle mie canzoni parlo di argomenti universali e senza tempo, tra i quali il più frequente è l’amore. Ho scritto anche dei pezzi che riguardano la società, la libertà, la pace, la tolleranza, l’uguaglianza, ecc. Essendo laureata in giurisprudenza, mi interessano particolarmente anche questi argomenti sociali. Cerco sempre di promuovere e coltivare nei miei brani, i valori fondamentali in cui credo, che al mondo di oggi si sono persi, o capovolti.

Ci sono abbastanza opportunità live per gli artisti?

Ci dovrebbero essere più opportunità, soprattutto per i musicisti emergenti, i cantautori, le persone che creano e suonano la propria musica. Le cover sono belle, ma non cambiano il mondo, né lo portano avanti. Si dovrebbe prestare un po’ più attenzione agli artisti che scrivono la propria musica.

Com’è il tuo rapporto con il web e i social?

Prima di tutto, su Facebook ho imparato l’italiano, scrivendomi con i fan di Gianna Nannini. Poi, grazie ai social sono riuscita a conquistare un mio piccolo pubblico in Italia. Ho l’opportunità di condividere la mia musica e le emozioni con tutte le nazioni del mondo, senza frontiere. Sono abbastanza attiva sui social e cerco di rispondere a tutti i messaggi. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che mi seguono e mi supportano, e mi danno l’entusiasmo e la forza per andare sempre avanti.

Come vedi il futuro della musica?

Spero che in, futuro, la musica abbia più anima e sia meno un “prodotto da vendere”. Non sono contro la musica moderna e contro l’ evoluzione, ma sono contro “la musica” fatta soltanto per guadagnare soldi e raggiungere le visualizzazioni su You Tube. Quei brani durano tre mesi, perché sono privi di ogni valore artistico e di emozioni vere e sincere. Voglio credere in un futuro migliore e nelle canzoni senza tempo, che resteranno nei cuori delle persone, come tanti grandi successi della musica italiana.