Massimiliano Tufo è un cantautore calabrese. Dopo l'album ''Le mie insicurezze'', è già pronto per nuovi singoli che saranno racchiusi in un nuovo album di inediti.

Com'è nata la tua passione per la musica?

Tutto nasce quando hai il bisogno di fuggire da qualcosa, ed ecco, la musica era lì, proprio al caso mio. Ho iniziato da piccolo a suonare e cantare, quindi questa passione penso sia quasi “innata”. Soprattutto oggi la vedo come un’esigenza fondamentale nei miei giorni, contro tutte le distrazioni sociali contemporanee.

Ci approfondisci i tuoi studi musicali?

Ho studiato per 5 anni chitarra, mentre ho iniziato 3 anni fa lo studio del canto, che tutt’ora proseguo, con la consapevolezza che la voce debba essere il filo diretto tra me e chi mi ascolta.

Quali sono i tuoi progetti attuali e per il futuro?

Stiamo incidendo in studio un nuovo brano e penso che in cantiere vi sia anche un nuovo album per l’anno prossimo, ma è ancora presto per decidere. Voglio godermi il lavoro in studio e vivere a pieno questa magnifica esperienza.

Cosa pensi del panorama musicale attuale? La musica originale di oggi può essere considerata di qualità?

Attualmente il panorama musicale è molto vasto, ricco di idee e di stimoli. Io credo che il cantautorato contemporaneo sia molto di qualità, con la capacità di adattarsi al tempo, ma purtroppo abbastanza ripetitivo, a causa della presenza di modelli prefissati e stereotipati, a cui i musicisti aspirano.

Com'è il tuo rapporto con il web e i social?

Sono molto attivo sui social, condivido spesso foto degli eventi a cui partecipo e delle esperienze che vivo durante le mie giornate. Credo siano un ottimo mezzo di comunicazione, fondamentale per diffondere il proprio messaggio ad un pubblico sempre più vasto.

Cosa pensi della situazione musicale in Italia riguardante i concerti?

Che dire… sono i concerti il vero obiettivo di un musicista. Tutti aspirano a questo. Bisogna però stare attenti perché spesso riescono a mettere in mostra tutte le sfaccettature emotive e personali di un artista.

Come vedi il futuro della musica?

Con il ritornello al 15esimo secondo di canzone, e i brani sempre più corti. Ma tanto non cambia, sarà che i messaggi sono sempre gli stessi?