Il Dinosauro e i Manichini è un cantautore italiano. Il suo nuovo album s'intitola "Canzoni contro la morte".

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

La prima esperienza che mi ha avvicinato alla musica suonata è stata la prima boyband del paese da ragazzino dove ero il batterista, poi da li in poi c'è stato tutto un percorso di studio prima sullo strumento e poi un percorso molto più pratico e di impatto che mi ha portato a prendere in mano la chitarra e cominciare a scrivere.

È uscito il tuo nuovo album "Canzoni contro la morte". Ce ne vuoi parlare?

E' un album molto sincero, senza fronzoli, il suo più grande merito è stato riunire belle persone. Per poco meno di un anno ci ha fatto lavorare con professionisti della musica mettendo insieme la nostra esigenza di espressione con la realizzazione e esecuzione curata da chi ci stava attorno.

Progetti per il futuro?

In realtà il nostro è sempre stato un percorso dettato dal piacere e dalla passione, giorno dopo giorno ci affacciamo alla musica live o in studio senza traguardi o aspirazioni, ciò che facciamo è già il fine.

Il Dinosauro e i Manichini

Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?

Sono un romantico che crede ancora nella meritocrazia, penso che chi si crei una carriera è perchè veramente si è sbattuto, non ho mai aspirato a diventare famoso perchè sono conscio che non è il mio posto. Molti invidiano artisti celebri senza pensare che, per essere quello che sono, hanno sputato sangue giorno e notte, e se anche fosse che “qualcuno” li ha messi in quel posto bisogna essere adatti a tour interminabili, stress, e situazioni davvero estreme per certe persone.

Qual è il messaggio che vuoi comunicare attraverso la tua musica?

Non so, noi scriviamo e suoniamo e basta, poi chi ascolta raccoglierà i messaggi che vuole, certo se la mia musica servisse mai a qualcun'altro oltre a me vorrei che fosse per essere più umani.

Com’è il tuo rapporto con il web e i social?

Noi utilizziamo i social come si utilizzava la vecchia locandina, per veicolare i contenuti che abbiamo e pubblicizzare gli eventi, di certo nello stop covid non abbiamo utilizzato le pagine per fare ricette di cucina. Siamo molto fedeli a rimanere inerenti allo scopo del profilo, anche se a volte va un po' contro quella pubblicizzazione virtuale in più che un profilo potrebbe avere, lo reputo un rapporto sano, dove non è tutto il nostro universo.

Cosa possiamo aspettarci per il futuro?

Da noi o dal mondo? Non lo so spero molta musica di qualità, quella che metta in discussione, che faccia riflettere e che non stanchi dopo due ascolti. Grazie