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Federico Madeddu è cantautore, pianista, chitarrista. Sta lavorando al suo primo album, ma già ha pubblicato due singoli: “Solo con un piano” e “Orecchini rossi”.

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

Sicuramente le molte esperienze live, sia con band che da solista. Ho suonato per la prima volta live a 13/14 anni. Penso che in questo lavoro il live sia la parte più bella, più intima, ma soprattutto, più vera.

Ci parli dei tuoi progetti attuali e per il futuro?

Attualmente ho due singoli alle spalle: “Solo con un piano” e “Orecchini rossi”. Entrambi disponibili su tutte le piattaforme digitali (di “Solo con un piano” è disponibile anche il video ufficiale su YouTube). Attualmente sto ultimando il mio primo disco nelle vesti di: cantante, autore, musicista e produttore.Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con la tua musica?

Parlare di me, di ciò che sento, di ciò che non riesco a dire nella vita di tutti i giorni, cercando e sperando di far rispecchiare più persone possibili in ciò che scrivo. Vorrei che le persone ascoltando musica si sentano meno sole. Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?

Eh, bella domanda. Fin’ora io mi sono sempre autoprodotto, sotto ogni punto di vista. Ci sono sicuramente dei lati positivi e dei lati negativi, come in ogni cosa d’altronde.La composizione ha un ruolo fondamentale nella tua vita. Cosa ti ispira maggiormente?

Assolutamente, è il motivo per il quale faccio musica. A differenza delle persone, un foglio di carta ed una penna ci sono sempre, così come una chitarra o un pianoforte, sono sempre li pronti ad ascoltare. Scrivere per me è un rifugio, mi fa sentire meno solo. Mi fa sentire realizzato. Mi ispiro a ciò che mi succede nella vita di tutti giorni, in ciò che vedo, sento. Le piccole cose hanno un ruolo fondamentale nella mia vita.In che modo il web e i social possono essere di aiuto per un artista?

Siamo in un epoca dove ormai chiunque può fare tutto. Secondo me i social sono una lama a doppio taglio, ma sicuramente possono essere molto utili se sfruttati bene.

Come vedi il futuro della musica?

Penso che in Italia ci sarà un bel ritorno del cantautorato, negli ultimi anni stanno cambiando le cose. Poi incrociamo le dita e speriamo che sarò uno dei protagonisti di questo futuro.