Dopo gli studi musicali e il diploma di Contrabbasso al conservatorio "Corelli", il bassista e contrabbassista Carmelo Siracusa ha avuto modo di fare molte esperienze importanti: è salito sul palco del Festival di Sanremo, Festival Bar, Mtv live, Top of the Pops, Cd Live, Amici, Buona Domenica, Maurizio Costanzo Show. Ha suonato in numerosi tour e festival, come Tim Tour, Coca Cola Tour, Cornetto free Music Festival, e ha avuto il piacere di collaborare con artisti del calibro di Ligabue, G. Grignani, Gemelli Diversi, Max Gazzè, E. Bennato, Nicola Piovani ecc. Il suo ultimo lavoro discografico? ''E' come senti, non come pensi''.
Quali sono i musicisti che ti hanno maggiormente influenzato nella tua carriera?
Tutto è partito dal "Basso". I miei punti di riferimento sono stati Steve Harris dei Maiden e Chris Squire degli Yes. Successivamente i grandi compositori della musica classica, soprattutto italiani, Puccini, Verdi, Bellini, Rossini. I cantautori italiani, quali Fossati, De Andrè, Guccini. Infine Björk, Bowie, Moby, Eddie Vedder...e molti altri.
Quali sono le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Ogni emozione sincera è un’esperienza formativa. Sicuramente senza pensarci troppo il Festival di Sanremo, suonare con Mike Stern oppure in orchestra con Nicola Piovani sono momenti di grande crescita personale. Ma anche preparare un’audizione o suonare in un piccolo club e perchè no fare lezione ad un allievo o suonare ad un matrimonio. La musica è vita e condivisione e la vita è un bellissimo viaggio fatto di esperienze.
Ci vuoi parlare dei tuoi progetti attuali e futuri?
In questo momento sono in studio di registrazione con gli Sugarfree e con i Camera a Sud per preparare del nuovo materiali discografico.
Sei didatta. Qual'è il messaggio principale che vuoi trasmettere ai tuoi allievi durante le tue lezioni?
Il messaggio che voglio lasciare è molto semplice: Avere una grande disciplina tecnica e un costante servizio allo studio. Seguire sempre le proprie passioni e quello che piace fare, senza dover pensare più di tanto. Perchè potrebbe diventare noioso anche guidare in macchina per andare a lavorare. Emozionatevi con la musica!!!
Didattica online. Qual è la tua visione?
Sicuramente la tecnologia aiuta, faccio anche io lezioni on line, non le faccio a chi è alle prime armi e impongo comunque una verifica dal vivo ogni tanto ai miei studenti on line. Bisogna tener sempre in mente che il contatto fisico fa parte dell’arte e il sacrificio pure. Inoltre alcuni strumenti, gli archi o i fiati, non possono essere studiati on line, è inutile raccontarsela grossa. Quando cominciai a studiare facevo 11 ore di treno per andare a lezione.
Si dice che oggi fare il musicista sia difficile. Qual'è la tua visione? Che consiglio daresti a un musicista che sta iniziando?
La musica è cambiata è vero, ma si può fare il musicista. Abbiamo tantissime possibilità tra le mani da sfruttare. Il mio consiglio è quello di capire la propria missione e portarla avanti fino alla fine. Rompere gli schemi e dare spazio alla propria creatività.
Come vedi il futuro della musica?
Pieno di Musica.