La band Elettrogruppogeno ci presenta l'album d'esordio "Elettrogruppogeno".

Quali sono state le esperienze che vi hanno maggiormente formato?

Essendo una band che viene dal 2099, l’esperienza che ci ha formato di più è sicuramente stato il viaggio nel tempo. Oltre a questo, però, abbiamo una serie di altre esperienze che ci hanno formato: registrare il nostro disco in studio ad esempio ci ha fatto crescere sul pensare gli arrangiamenti, mentre partecipare ai contest, come il Firenze Suona Contest e l’Ivisionatici Music Festival, dai quali siamo usciti rispettivamente perdenti e vincenti (non assoluti ma di premi della giuria), ci ha sicuramente insegnato molto grazie al confronto con gli altri artisti, con alcuni dei quali manteniamo rapporti di collaborazione piuttosto che di “rivalità”. Da ultimo anche suonare al The Cage è stata un’esperienza che ci ha fatto crescere: era la prima volta che affrontavamo un palco di quel calibro e ci ha fatto riflettere su cosa va e cosa non va nel nostro show.

È uscito il vostro album d’esordio "Elettrogruppogeno". Ce ne volete parlare?

Il nostro album è una selezione di canzoni che abbiamo scritto intorno al 2020 e che hanno dato una direzione al nostro progetto: all’inizio non avevamo un così chiaro indirizzamento al mondo nerd, o almeno non era coscientemente nelle nostre intenzioni. Quando abbiamo realizzato che stavamo effettivamente cercando di costruire un ponte fra il mondo nerd e quello musicale con le canzoni, abbiamo deciso di spingere l’acceleratore in quella direzione e abbiamo creato una serie di contenuti che accompagnano le nostre canzoni e che attraversano appunto diversi campi del mondo “nerd”, tra cui una “canzone-videogioco”, un fumetto animato e un videoclip girato nel metaverso.

Sono previste delle esibizioni live?

In questo momento siamo al lavoro su un nuovo set che porteremo in giro durante l’estate.

Quanto conta secondo voi la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?

Beh, sono tre fattori che contano molto. Solitamente si dice che l’errore di coloro che si approcciano all’industria musicale è pensare che delle buone canzoni bastino a decretare il successo di un artista, e ovviamente è un errore che avevamo commesso anche noi. Non so se per fortuna o per sfortuna, ma non è così: dietro a un progetto originale c’è un sacco di lavoro e noi possiamo confermare! Oltre al lato prettamente musicale, per cui passione, costanza e motivazione sono assolutamente necessarie, queste qualità sono richieste anche per il lato manageriale di un progetto musicale. E non sono neanche le uniche!

Qual è il messaggio che volete comunicare attraverso la vostra musica?

In generale vogliamo rappresentare le persone che, come noi, sono cresciute appassionandosi alla scienza, fantascienza, fumetti e videogame. Abbiamo ad esempio provato a sovvertire gli stereotipi di genere parlando di femmine appassionate ai computer e giochi di ruolo, come in “La Mia Ragazza è Una Nerd” e di maschi incapaci di prendere in mano una chiave inglese come in “Mekkaniko” (ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale). Staremmo cercando inoltre di piazzarci come dei divulgatori subliminali di concetti scientifici o appartenenti alla sfera “nerd” per avvicinare le persone che non masticano questi linguaggi al nostro mondo. Dal punto di vista contenutistico spaziamo fra racconti della società moderna, racconti “umoristici”, concetti filosofici e -ovviamente- canzoni d’amore.

Elettrogruppogeno

Com’è il vostro rapporto con il web e i social?

Il nostro rapporto col web è di completo amore: un’invenzione che ha rivoluzionato il mondo e con la quale siamo nati, non vorremmo doverne fare a meno. Coi social è un po’ diverso: sappiamo che sono strumenti utilissimi per il fine ultimo di diffondere la propria musica, quindi è così che li utilizziamo, senza infamia e senza lode. In questo caso però potessimo farne a meno probabilmente lo faremmo.

Cosa possiamo aspettarci per il futuro?

Per il futuro prossimo, a breve arriveranno una cover e un remix che non vediamo l’ora di poter rilasciare. Dopo di ciò sicuramente ci rimetteremo al lavoro per produrre nuove canzoni, visto che ne abbiamo un bel po’ parcheggiate in garage. Per il futuro remoto,invece, non possiamo pronunciarci e soprattutto non possiamo fornire albi sportivi provenienti dal 2099.