Fabian Wolf è un cantautore napoletano di origini irlandesi. Il suo ultimo singolo s'intitola ''L'alchimia''.

Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?

Dunque, le esperienze live in giro per l'Italia sono state tantissime anche con due mie ex rock band (Euphemia Gray e This Wolf). Ma quelle che porto nel cuore sono relative ad un tour nazionale ed europeo con un entourage chiamato Tribu (all'inglese traibu), formata da due storici musicisti de Le Orme (Tony Pagliuca e Tolo Marton) e da due dei Van der Graaf Generator (David Jackson e Nic Potter). Ero il loro vocalist.

E' uscito il tuo nuovo singolo “L’Alchimia”. Ce ne vuoi parlare?

L'Alchimia è una bella canzone d'amore. Sembra quasi una ballad da ascoltare dopo una tempesta... La famosa quiete. È bello immaginare un amore carnale, chimico, alchemico. È l'obbiettivo di tutti quelli che credono nell'amore. Non importa quanto bisogna attendere o quali peripezie e ostacoli bisogna affrontare, l'importante è che ciascuno di noi si impegni con tutte le forze a cercare di raggiungere questo obbiettivo nella vita: provare sulla propria pelle "L'Alchimia" con la persona amata.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Uno come me che ha lasciato tutto per la musica, anche sicurezze economiche e privilegi vari, non ha progetti. Io vivo alla giornata, mi prendo quello che mi viene. Certamente ho un sogno: quello di poter vivere di musica. Far sì che diventi un mestiere. Ma questo dipende anche dal pubblico. Se apprezza la mia musica sarà disposto a seguirmi e a farmi conoscere dappertutto. Confido in loro.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere attraverso le tue canzoni?

Dunque, in questo album ho messo al centro di tutto l'amore, invitando chiunque a crederci, anche se le esperienze precedenti magari sono andate male. Vale la pena non arrendersi ma rimettersi in gioco perché l'amore dà sempre nuova linfa. E poi ho parlato di fuga dal buio, dalle negatività, dalla cattiveria, dalla depressione, o dalle persone che psicologicamente cercano di imprigionarci coi loro ragionamenti fino a condizionare la nostra esistenza, fino ad annullarci e a non credere più in noi stessi e nelle nostre potenzialità. Io spesso faccio la guerra di Davide contro Golia, ma perdo spesso. Combatto l'ignoranza e il cattivo gusto. Le mie canzoni future cercheranno di far capire questo.

Riguardo la diffusione della musica inedita. Quali sono le difficoltà per un cantautore che vuole proporre la propria musica ai locali, club, eventi live?

Ti posso parlare delle mie difficoltà. In pratica chi come me vive in provincia è molto svantaggiato rispetto a chi vive in città. I locali dalle nostre parti sono piccoli e cercano il profitto tramite cover band. Tra le altre cose nelle mie zone ascoltano a manetta i neomelodici così da farmi sembrare un pesce fuor d'acqua. Poi ti fanno suonare se porti gente. Meccanismo idiota per chi vuol farsi conoscere. Un cantautore è un artista... Ma il concetto di arte è percepito da pochi. Confondono il divertimento di una cover band per arte e io onestamente ci soffro. Poi un'altra problematica che ho riscontrato è relativa all'età. Se sei troppo giovane devi maturare e trovare la giusta dimensione, se sei troppo grande sei fuori dagli schemi delle major. Tra l'altro penso che il tempo faccia maturare un artista. Solo in Italia assistiamo a limiti di età per fare musica. Se un 50enne si svegliasse oggi e producesse una canzone da hit verrebbe cestinato immediatamente. Tutto questo perché purtroppo molti vadano solo all'apparenza e non alla sostanza. I ragazzini oggi dai social sono condizionati e manovrati nei gusti da quello che gli viene proposto. Sono educati all'immagine e alla giovinezza. Il resto è spazzatura. Tutto fa vecchio velocemente ed è un male a mio avviso.

Quali sono i pro e i contro del web e i social nell’attività di un artista?

Io ci vedo tantissimi pro in quanto oggi chiunque può avere visibilità in pochi istanti per far conoscere la sua arte. Io ci vedo uno strumento potentissimo che prima gli artisti non avevano. I contro, ahimè, derivano dal fatto che purtroppo proprio tutti possono pubblicare musica e il più delle volte è spazzatura che acquista fama a causa di milioni di visualizzazioni. Si fa un unico calderone di musica nuova in cui è difficilissimo scovare il talento e non ci sono neanche persone addette ad evidenziare la vera arte. Ci vorrebbe tipo una commissione di grandi artisti riconosciuti, sia del passato sia innovativi in grado di proporre musica decente e di spessore. Ma resterà un'utopia. Oggi vincono altre cose. Ma restiamo ottimisti. Quando uno vale prima o poi ce la farà.

Come vedi il futuro della musica?

In parte ho risposto alla precedente domanda. Vedo attualmente tante cose brutte e delle piccole parentesi di vera arte. A finale noto che fanno carriera e sono più continui i veri artisti. I fake lasciano il tempo che trovano. Io proporrei una piattaforma e spazi per soli emergenti... Dove una commissione artistica super partes unita alla valutazione di campioni di pubblico formassero classifiche di soli emergenti indipendenti. Proporrei uno spazio televisivo su canali nazionali da offrire solo a live di emergenti appartenenti a tale piattaforma.