Sei interessato alla musica Punk e vuoi approfondire il genere, la nascita e la diffusione della musica Punk?

Il Punk è un genere che ancora oggi è tra i più apprezzati.

Pensiamo al Pop Punk. Dopo band come i Green Day, i Blink 182 e i Sum 41, si pensava che ormai questo genere di musica avesse raggiunto l'apice del successo, e si fosse concluso agli inizi degli anni 2000. In realtà, negli ultimi anni, c'è stata una vera e propria rinascita.

Questo genere di musica non è passato di moda, anzi sta trovando una sua nuova dimensione. Sta addirittura convertendo rapper e star di altri mondi musicali, rappresentando nuovamente un fenomeno di grande rilevanza, sebbene sia molto diverso dal Pop Punk degli anni 90 (es. Green Day, New Found Glory, Blink-182, Sum 41, The Offspring ecc.)

Alcuni dei grandi nomi di questa nuova ripresa sono Machine Gun Kelly, JXDN, KennyHoopla, Yungblud, Waterparks.

Vediamo ora una lista, selezionata per te, di libri sulla Musica Punk.

Libri sulla musica Punk

1) Virus, il punk è rumore. 1982-1989 di Marco Teatro e Giacomo Spazio

Descrizione del libro: Il collettivo Punk anarchico Virus è ed è stato uno dei più importanti e radicali collettivi formatisi in Italia, un luogo anarchico fra i più conosciuti nel mondo. Questo libro, raccoglie vari materiali: locandine, fanzine, manifesti e volantini riportanti la firma collettiva Virus che gli autori di questo volume sono riusciti a recuperare. Tutti i materiali presentati erano resi pubblici e distribuiti liberamente durante gli anni dalla sua irruente presenza: dal 1982, anno della sua costituzione, alla sua definitiva chiusura avvenuta nel 1989. Riprodotti in ordine cronologico, ricostruiscono senza bisogno di commenti aggiuntivi, una cronistoria della città di Milano e della politica italiana negli anni 80. La semplicità grafica e la crudezza estetica, sono parte integrale del contenuto narrato nei testi. Il nome Virus è ricordato, non solo come sinonimo di PUNK, ma specialmente come luogo reale di sperimentazione alternativa al sistema.


2) Punk. Born to lose di Antonio Bacciocchi

Descrizione del libro: Immediatezza, rabbia sincera, rude passione: il punk è stata l’ultima, disperata, rivoluzione musicale del Novecento, sparuta minoranza senza futuro che ha finito per inventare il presente. Musica elettrica e urlata, come un fiume di energia sotterranea che ha rotto da sopra e sotto i palchi ogni imposizione consolidata. E continua a vivere, nonostante le numerose dichiarazioni della sua prematura fine. Questo libro, scritto da Antonio Baciocchi, musicista e critico profondo conoscitore delle scene, è la storia del fenomeno punk attraverso il racconto dei suoi gruppi più rappresentativi, più iconici, più colpevolmente dimenticati, con frammenti inediti di storia provenienti direttamente dalla lunga esperienza dell’autore. Sex Pistols, Clash, Ramones, Iggy Pop, Crass, Green Day, Jam, Skiantos, Cramps, The X, Negazione, CCCP, Punkreas, Black Flag, Bad Brains, Dead Kennedys, Discharge, Siouxsie, Blondie, Fugazi, Sham 69, Alex Chilton, Saints, Suicide, Ultravox, Stranglers, Patti Smith, Devo, Contortions, Fuzztones, Huker Du, Napalm Death, Bikini Kill: un tour emozionante per dire, ancora una volta, che nel punk non importa la tecnica o la qualità dello strumento, ma l’anima di chi suona.


3) Tempi selvaggi. Storia di punk e anarchia di Roberto Colombari

Descrizione del libro: «Non c’è concetto migliore e più esaustivo di Tempi Selvaggi in riferimento a quei primissimi ’80. Sono stati selvaggi e formidabili quegli anni. Nessuna nostalgica retorica per momenti in cui eri in costante e serio pericolo. Ne siamo usciti vivi e forti. Forti di una consapevolezza che un altro mondo è possibile. Chi c’era si ritroverà facilmente in queste pagine, chi non c’è stato, ne può intravedere i tratti immaginandoli nella loro spietata crudezza». (Tony Face Bacciocchi)


4) La storia del punk di Stefano Gilardino

Descrizione del libro: "Nessun futuro" cantava Johnny Rotten mentre i Clash rispondevano a tono con "No a Elvis, no ai Beatles e ai Rolling Stones". Il 1976 è stato l’anno zero della storia del rock, quello in cui la musica è ripartita da capo, con nuove energie e influenze inedite. Il punk rock, al contrario del suo slogan più celebre - nessun futuro, appunto - ha dimostrato invece di averne uno molto brillante e non solo in campo musicale. Memore delle proprie radici, quelle di Stooges, Velvet Underground, New York Dolls e MC5, il punk ha cambiato il corso della storia con Sex Pistols e Clash nel Regno Unito e Ramones negli Stati Uniti, prima di evolversi in decine di sottogeneri altrettanto rivoluzionari. Dal post-punk all’hardcore, si è arrivati negli anni Novanta a conquistare le classifiche di tutto il mondo grazie a una formula che ha unito l’aggressività e la rabbia proprie di quel genere con le melodie pop che appartengono solo alle grandi canzoni. E allora è toccato a Green Day e Offspring commercializzare una musica ribelle che pareva impossibile da vendere e che, invece, ha saputo riconquistare il suo ruolo naturale, scomodo e provocatorio. Ancora oggi, il punk rock sembra davvero la colonna sonora perfetta per un mondo sempre meno a misura d’uomo.


5) Lumi di punk. La scena italiana raccontata dai protagonisti di Marco Philopat

Descrizione del libro: La nascita del punk in Italia si è intrecciata allo straordinario movimento della sinistra extraparlamentare. Da questo incontro, quasi inesistente altrove, esplode un'originale esperienza che utilizza gli spazi occupati dalla precedente generazione per organizzare concerti autogestiti e strutturare un'innovativa e radicale proposta politico-esistenziale. Lungo tutta la penisola decine e decine di gruppi punk formano un circuito perfettamente funzionante che crea le basi di un preciso stile di vita anticonformista e riottoso, destinato a influenzare in profondità anche il presente. In "Lumi di punk" trenta protagonisti di quella scena prendono la parola. La prima tappa di una ricognizione sui sussulti che hanno dato origine all'ultimo periodo in cui l'Italia non è stata provincia.


6) Post punk 1978-1984 di Simon Reynolds

Descrizione del libro: Il post punk non è un «genere» come tanti, non è la diligente coda del punk, a cavallo tra due decenni, quando la rivoluzione è finita e i giochi sono fatti; è, al contrario, la musica e il tempo in cui tutto diventa possibile. I confini cadono, i divieti sono ignorati, le regole vengono sovvertite in una sperimentazione continua, selvaggia e colta insieme. Il post punk non è retromaniaco - per usare la categoria critica che lo stesso Simon Reynolds ha creato e che si è imposta come definizione della nostra epoca - ma è il «suono» del presente e delle sue possibilità infinite. Per questo motivo, a distanza di quarant'anni, ancora appassiona e influenza. La musica degli inglesi Joy Division, PiL, Gang of Four e Slits, degli americani Pere Ubu, Devo, Talking Heads e di altri gruppi noti e meno noti continua a essere fonte d'ispirazione per migliaia di artisti in tutto il mondo. Con Post punk Simon Reynolds scrive il suo libro più personale e coinvolgente, mostrando l'erudizione enciclopedica, la raffinatezza d'analisi e l'abilità divulgativa che ne fanno il critico musicale più importante della nostra epoca. I suoni e le emozioni, le speranze e l'euforia escono fuori da ogni pagina e ci invitano all'ascolto amorevole di una musica e di un tempo che non può essere ripetuto ma solo reinventato.


7) Shock antistatico. Il post-punk italiano 1979-1985 di Stefano Gilardino

Descrizione del libro: C’è stato un momento, all’inizio degli anni Ottanta, in cui l’Italia musicale si è trovata magicamente in sintonia con quanto stava avvenendo nel resto del mondo. Da un lato l’estremizzazione del punk rock originario stava producendo la mutazione hardcore, musica velocissima, cruda, con testi di protesta e un’attitudine riottosa e senza compromessi, dall’altro c’era una scena comunemente definita post-punk o new wave. Definizioni quasi generiche che indicavano l’evoluzione dai tre accordi di base verso suoni inediti e sperimentali: alle chitarre si aggiungevano sempre più comunemente tastiere, sintetizzatori, fiati, archi, che aggiungevano arrangiamenti complessi e inediti. Tutta Italia fu interessata da quest’onda inedita, la cui particolarità era proprio quella di non avere confini ben definiti, un tratto che favoriva quindi i musicisti e gli artisti più coraggiosi. Prendendo spunto dal suono fresco ed entusiasmante di Joy Division, Pop Grop, PiL, Bauhaus e Human League, centinaia di band uscirono orgogliosamente dalle sale prova, formando una scena nazionale ricca di talento. Troppo facile ricordare solamente Diaframma, Litfiba, Denovo, Pankow, Jo Squillo Eletrix e Gaznevada, dietro a cui si muovevano nomi meno conosciuti, ma altrettanto interessanti e degni di (ri)scoperta. "Shock antistatico" racconta cosa è successo in quel quinquennio - o poco più - che ha lasciato in eredità band e dischi indimenticabili, puntualmente collezionati (e ristampati) ancora oggi. Decine di storie che vanno a comporre un quadro d’insieme, con interviste inedite a molti dei protagonisti e discografia selezionata.