Vanina Vincent è una cantautrice argentina che risiede in Italia. Il suo album di debutto "Bloom", uscirà a maggio 2020.
Quali sono state le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
La vita in sé ci regala moltissime esperienze di crescita che caratterizzano poi la creazione artistica. Vivere la libertà senza troppi condizionamenti sin dall'infanzia credo sia ciò che più ha cresciuto e aperto la mia visione. Nella musica ringrazio i live e il poter entrare in studio di registrazione il più spesso possibile. Ciò che ci rende felici indica il cammino da seguire anche passando a volte per strade dissestate.
A maggio esce il tuo album “Bloom”. Ci vuoi anticipare qualcosa?
BLOom è il mio album debutto con 8 canzoni di pop/latin folk. L'ho registrato a Buenos Aires (mia città natale) presso lo studio Nak di Nicolas Kalwill (produttore COCOROSIE). L'ho prodotto interamente io, e suonato e arrangiato con il pluristrumentista Agustìn Cichero. Mastering a cura di Nicolas Kalwill. BLOom è un viaggio verso il nostro fiorire nel mondo, con dolcezza ma anche forza e determinazione. La prevendita inizia il 24 marzo 2020 e ci sono colorate sorprese.
Ci parli del progetto "Enciende el color de la Musica". Di che si tratta?
Per il lancio del disco BLOom ho ideato un progetto di interazione fra l'arte della pittura e la musica. Ho coinvolto 8 artisti da diversi paesi e ad ognuno ho affidato uno degli 8 brani per la creazione di un disegno ispirato dall'ascolto del brano stesso. Così sono nate le 8 Artworks del disco (che tra l'altro verranno stampate in TSHIRT, ECO BAGS, LAMINE e donate come ricompense ai sostenitori della campagna di prevendita dell'album). Interazione fra arti, ne avevano già parlato Kandinsky e Shoenberg.
Sei aperta alla sperimentazione?
Sperimentare sta alla base di ogni mia manifestazione artistica e musicale. Creare, indagare, espandere orizzonti e crederci. Tanto ne vale che ne sono quasi devota.
Autoproduzione oggi. Qual è la tua visione?
La base per creare in libertà.
Com'è il tuo rapporto con il web e i social?
Stiamo tutti giocando, finchè ci divertiamo doniamo pure il nostro tempo allo stare connessi. Certo è che grazie alla rete online abbiamo varcato i confini. E viaggiare, anche se nel web, apre sempre gli orizzonti.
Ci sono abbastanza opportunità live per gli artisti?
Mai abbastanza, punterei inoltre l'attenzione sulle artiste donne purtroppo sempre in minoranza sui palchi.
Come vedi il futuro della musica?
La musica nasce nell'adesso e non si sa dove può arrivare. Se segui la passione con dedizione e lealtà verso te stesso (oltre che studio e umiltà), tu artista puoi far si che il mondo abbia sempre la possibilità di beneficiarsi del valore prezioso dell'arte. La musica non smetterà mai di esistere perchè arriva dritto al petto, il suo futuro è nelle mani di chi ascolta e di chi crea.