I Summani sono una band partenopea. La loro musica è frutto di una contaminazione tra vari generi musicali, come il rock, il jazz, il blues, il funky ecc. Il loro ultimo progetto s'intitola "Prologo".
Com'è nata la vostra band?
I Summani sono nati all’incirca due anni fa: cinque amici riuniti in musica per esigenza. Un’esigenza viscerale quella di poter sperimentare e contaminare quei suoni che ognuno ha sempre sentito emergere dalla propria pancia. Cinque amici che vengono da realtà musicali diverse: il rock, il pop, il jazz e la musica popolare tutte queste diversità riunite e miscelate hanno fatto nascere i Summani.
Che musica fate?
La nostra!!! Noi siamo rock, jazz, blues ma siamo anche la tradizione della tarantella e le “tammurriate”, noi siamo la musica che ci ha accompagnato per tutta la vita nelle nostre scelte, nei nostri viaggi nei momenti belli e brutti della vita. Abbiamo imparato a conoscerci e a farci conoscere. Quindi oggi possiamo dire di essere un band che suona rock progressivo.
Quali sono state le esperienze che vi hanno maggiormente formato?
I concerti sono l’esperienza più importante che una band possa vivere: il contatto con il pubblico, il mettersi in gioco data per data, affrontare chi ti dirà che la tua musica è meravigliosa e chi l’attimo dopo demolirà tutto dicendo che non vali a niente. Ecco tutte queste cose ti fanno crescere come persona ma ancora di più come musicista.
Quali sono i progetti attuali e per il futuro?
Presente e futuro hanno la stessa direzione: portare la nostra musica quanto più lontano possibile ed a quante più persone possibili. Il nostro attuale lavoro discografico “Prologo” e tutti gli altri che verranno sono il progetto che ha dato vita ai Summani.
Qual è il messaggio che volete trasmettere attraverso le vostre canzoni?
Il trionfo della vita su tutto. In ogni nostra canzone si racconta un’esperienza di vita o in maniera esplicita o sottointesa ma quello che è sempre esplicito è l’importanza che bisogna dare alla vita di ognuno.
Cosa pensate della situazione musicale in Italia riguardante i concerti?
Per fortuna c’è ancora chi organizza concerti e soprattutto c’è chi va a sentire i concerti. Di sicuro si potrebbe fare di più, le nostre istituzioni dovrebbero incentivare la musica e non cercare di demolirla oppure ostacolarla. Dobbiamo insegnare alle generazioni future il valore della musica come arte come linguaggio universale utile alla crescita di ogni individuo.
Quali sono i pro e i contro del web e i social nell’attività di una band?
Noi ne abbiamo una visione chiara, il nostro brano “Social Network” racchiude il pensiero dei Summani, però va detto che oggi sono mezzi di divulgazione molto importanti, è quando si abusa di alcuni strumenti che diventano nocivi per la psiche delle persone. Il web da la possibilità ad una band di essere visibile subito in tutto il mondo questo è uno dei vantaggi migliori. I contro sono quelli di perdere il contatto con la realtà, quindi illudersi che tutto può essere semplice e dorato.
Come vedete il futuro della musica?
La musica avrà sempre un futuro radioso e vitale, le mode vanno e vengono ma non la musica.