Pietro Vitale Ensemble è una band italiana. Ci hanno presentato il loro ultimo lavoro dal titolo "Girotondo di pensieri".

Quali sono state le esperienze che vi hanno maggiormente formato?

Siena Jazz con il Maestro Bruno Biriaco. Umbria Jazz con il Grande Jimmy Cobb. Essere stato l’autista di Miles Davis quando nell’87 venne in concerto al PalaMaggiò di Caserta. il Brasile, l’India, l’Africa e altre zone del pianeta dove ho appreso i loro ritmi e suonato con musicisti del posto che hanno accresciuto la mia maturità artistica ed, appunto, aver condiviso il palco fino ad oggi con dei Grandi Musicisti, quali Luis Agudo, Alex Acuna, Roberto Martinelli, i miei figli e tutti coloro che mi hanno affiancato. Non ultimo la presentazione di un brano “Anima e corpo” del CD “Girotondo di pensieri” sul palco dell’Ariston di Sanremo.

È uscito il vostro nuovo album “Girotondo di pensieri”. Ce ne volete parlare?

Dopo anni immerso nella musica jazz, ho avuto l’ispirazione da qualche anno addietro di inserire delle parole nella mia musica e così è nato “Girotondo di pensieri” che non è altro un girotondo, appunto, con i bimbi di Scampia e con tutti i bimbi del mondo e non a caso il disco è dedicato ai miei nipotini.

È previsto un tour?

Beh questo è un vero enigma perché una volta registrato il CD, avevamo tutte le date per il tour di presentazione, ma ci avvolse la pandemia e addio concerti…è previsto un altro tour, spero a breve.

Quanto conta secondo voi la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?

Costa sacrifici e tanto studio. Questo comporta allontanamento dalla famiglia, dagli amici, ma poi alla fine tutto rientra e si gode se non altro l’anima che, per quel che mi riguarda, cerco sempre di soddisfare e modellare attraverso le emozioni che le note mi offrono ed è il più bel dono della vita.

Qual è il messaggio che volete comunicare attraverso la vostra musica?

Ciò che l’anima sente vivendosi la realtà e i vari momenti della vita. Non a caso sono sempre rimasto dell’idea che bisogna suonare quello che si sente e non quello che si sa.

Com’è il vostro rapporto con il web e i social?

Purtroppo non molto d’accordo, ma cerco di stare al passo con i tempi perché oggi è l’unico mezzo di comunicazione veloce e un biglietto pubblicitario che mi viene gestito da un agenzia napoletana.

Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?

Tante cose che la mia anima mette fuori e mi auguro che la vita possa offrirmi sempre belle emozioni tali da poterle esternare con le mie note.