Chiara Gallana, in arte AbaChiara non è solo un ottima cantante, ma ha da sempre inseguito tutti i suoi sogni e oggi si dedica anche all'organizzazione di eventi, che gli sta portando molte soddisfazioni. Molto attiva sui Social, condivide messaggi di motivazione e perseveranza, soprattutto a sostegno di quelle donne che credono nelle loro idea e nei loro progetti.

Hai studiato sia musica che economia. Ci vuoi approfondire i tuoi studi? L'uno ti è stato utile anche per l'altro?

Mi sono laureata in Economia Aziendale, poi specializzata approfondendo i temi di Fundraising e Organizzazione di eventi. Da quando ho 14 anni ho la passione per la musica quindi ho sempre studiato canto, ed ho provato anche pianoforte e chitarra, ma con meno profondità. Certo, le cose si integrano perfettamente soprattutto per come la mia carriera si è evoluta, infatti ora mi occupo ancora di musica ma anche di organizzare appunto eventi sia dal lato produttivo che dal lato artistico. Avere una parte del cervello artistica mi aiuta ad affrontare la parte tecnica con creatività e sapere come si leggono i contratti, come si organizza un evento e come trattare con i fornitori mi aiuta anche nella mia carriera di cantante.

Hai partecipato al Talent show X Factor. Qual è l'esperienza che ti ha maggiormente formato? Altre esperienze importanti?

Sicuramente partecipare come corista, solista e organizzatrice del Summertime Choir, il primo coro gospel italiano, mi ha formato sotto tutti i punti di vista: una realtà artistica internazionale, complessa e sempre in evoluzione. Ho imparato a stare sul palco, ho acquisto sicurezza in me stessa, ho partecipato attivamente all’organizzazione di un concerto da 5000 spettatori fino a diventarne produttrice esecutiva. Sono sempre stati la mia famiglia e anche dopo Xfactor sono il mio quotidiano cruccio e gioia :)

Hai partecipato a una campagna di crowfounding su Musicraiser. Cosa pensi di questo diverso modo di finanziare la propria musica?

E’ stato molto utile per me perché in questo modo sono riuscita a “chiudere il cerchio” e pubblicare un album di canzoni originali, cosa di cui avrei sempre avuto rimpianto se non fossi riuscita a realizzare. Ora non sono concentrata su altra musica originale, ma aver pubblicato Oxygen ed averlo fatto grazie al sostegno concreto dei fan, è stata una esperienza che porterò dentro per tutta la vita.

Ci vuoi parlare dei tuoi progetti attuali e per il futuro?

Sono attualmente impegnata in alcuni concerti e spettacoli soprattutto nel settore dell’intrattenimento privato. Sono molto concentrata nel costruire la mia attività di organizzazione eventi e agenzia di entertainment, e mi sto togliendo qualche soddisfazione visto che alcune persone stanno credendo in me e mi stanno sostenendo in questa scelta. E’ difficile, perché è un nuovo campo di lavoro, ma unisce le mie due passioni principali che sono appunto la musica e il management e quindi mi sembra l’ambito perfetto in cui sviluppare i miei talenti.

In che modo usi il web e i social per la tua attività musicale?

Mi piace molto condividere la mia vita, i miei spunti e le mie motivazioni sui social. Questo significa ovviamente condividere anche la parte musicale, ma quello che mi piace di più è la parte di pensieri e motivazione che mi aiutano a far fronte ai mille impegni a testa alta e che vedo sono anche molto apprezzati soprattutto dal pubblico femminile. Viviamo in un’era difficile in cui le donne devono lavorare il doppio per ottenere la metà, e io di questo mi faccio bandiera. Voglio che siamo tutte unite e combattive per conquistarci la nostra parità e pertanto condivido spesso questo tipo di messaggi, più che la semplice attività canora.

Cosa pensi della situazione musicale in Italia riguardante i concerti?

Ci sono molte belle cose, nella scena indipendente si ascoltano artisti/e a tutto tondo molto validi. La scena mainstream è purtroppo governata dai soliti e sempre tutti uguali, ma sono molto contenta che alcune figure come Roberta Giallo, Serena Brancale, Irene Ghiotto ed altre perle si stiano distinguendo e stiano ricevendo il merito che è giusto.

Come vedi il futuro della musica?

Spero nei cicli: spero che prima o poi ci si stanchi di questa continua ripetizione di tormentoni per anni interi e che si possa tornare, anche a livelli popolari, ad apprezzare musica un po’ più raffinata di quello che ora si sente in radio. Ci spero ancora.